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Terrorismo, Madrid teme che Melilla diventi varco d'ingresso per i jihadisti

30 settembre 2014 | 16.10
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Nonostante un muro formato da tre barriere di sei metri costruito intorno all'enclave spagnola in Marocco, continua a essere costante il flusso di persone che riescono a entrare in città. E il rischio è che tra questi si nascondano militanti dell'Is. Terrorismo islamico al centro del vertice in Vaticano: il Papa convoca i nunzi mediorientali. Leader Stato islamico al-Baghdadi in un night club, la foto è virale sui social media

(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

Le autorità di Madrid temono che Melilla, enclave spagnola sulla costa del Marocco, possa diventare un varco d'ingresso di militanti dello Stato Islamico in Europa. Nonostante il vero e proprio muro, formato da tre barriere di sei metri, infatti continua ad essere costante il flusso di persone che, scavalcando le barriere o usando passaporti marocchini falsi, riescono ad entrare a Melilla. E tra questi il timore è che tra questi si nascondano dei militanti dell'Is.

Il timore è confermato dall'operazione congiunta portata avanti la scorsa settimana da forze di sicurezza spagnole e marocchini che ha portato ad otto arresti a Nador, città marocchina sul confine, e l'arresto del capo di una cellula di reclutatori dell'Is a Canad, il quartiere più povero di Melilla dove è massiccia la presenza di polizia e mezzi militari spagnoli.

Mohammed Said Mohamed è stato arrestato nella sua casa che si trova a poche centinaia di metri dal muro che separa Melilla dal Marocco. Ma al momento in cui gli agenti hanno cercato di trasferirlo a bordo di un'auto hanno dovuto fare i conti con una folla inferocita che ha lanciato contro gli agenti anti-sommossa pietre.

La polizia spagnola sta invece ancora dando la caccia al fratello di Mohammed, Said Mohamed Zakarias, un ex militare spagnolo addestrato all'uso degli esplosivi. Dopo aver lasciato l'esercito nel 2010, Zakarias si è trasferito nel Mali dove si è unito ad un gruppo collegato ad al qaeda nel Maghreb. Ma gli investigatori spagnoli credono che Zakarias poi si è trasferito in Siria da dove, ritengono, ha cominciato, in collegamento con il fratello, a reclutare giovani marocchini per andare a combattere in Siria.

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