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Venezuela, Merlo: "Maduro è stanco"

Il sottosegretario dopo la missione a Caracas: ''Guaidò è carico, italiani vogliono cambiamento"

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP
22 maggio 2019 | 19.25
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"Ho visto Maduro molto stanco. Guaidò invece è ancora molto carico e molto fiducioso". Il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo ha appena concluso la missione a Caracas. Il senatore in rappresentanza dell’Italia ha preso parte agli incontri che il Gruppo di contatto ha avuto con Nicolas Maduro e con Juan Guaidò.

"La posizione dell'Italia -dice all'Adnkronos- è e rimane chiara: vogliamo lavorare per favorire l'avvicinamento delle parti e arrivare all'elezione di tutti gli organi". L'opposizione guidata da Guaidò ribadisce i propri obiettivi: fine dell'usurpazione di Maduro, governo di transizione e elezioni presidenziali libere e trasparenti.

"Maduro non è convinto in relazione alle elezioni. Ma l'ho visto veramente stanco, lui sta soffrendo molto le sanzioni. Il paese si sta isolando sempre più a livello internazionale", dice Merlo. L'ambasciatore del Venezuela in Italia, Isaías Rodríguez, si è appena dimesso dal proprio incarico. "Anche questo -sottolinea il sottosegretario- è un sintomo di quello che sta succedendo. Caracas non ha mezzi finanziari per tenere in piedi un'ambasciata. La situazione del regime si sta complicando ogni giorno".

Dall'altra parte, afferma il sottosegretario, Guaidò non perde spinta nonostante il 'forcing' dell'opposizione duri da 4 mesi. "E' molto carico, molto fiducioso", afferma il sottosegretario. "Abbiamo parlato con organizzazioni che lavorano a contatto con tutte le fasce sociali, c'è un ampio sostegno per la richiesta di elezioni", dice.

Il voto è l'obiettivo anche della comunità italiana: "Anche i nostri connazionali vogliono il cambiamento, non conosco nessuno che non lo voglia". "Dal punto di vista sociale -osserva Merlo- la situazione è complicatissima, la gente non ce la fa più. Il Venezuela è un paese senza moneta, manca il minimo indispensabile per sopravvivere. Non esiste stato di diritto: due deputati dell'assemblea nazionale si sono rifugiati nella nostra ambasciata, uno è nell'ambasciata spagnola".

"Il quadro è molto complesso, bisogna avere pazienza -prosegue- Il rischio" che la situazione precipiti "c'è. Noi siamo contrari come Ue a qualsiasi intervento militare. Gli attori sulla scena sono molti: c'è l'Ue, il Gruppo di Contatto, il Gruppo di Lima. E poi ci sono Usa, Russia e Cina che ricoprono un ruolo importante".

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