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Pa: sindacati, ecco nostra riforma, 45 idee per andare oltre spot

20 maggio 2014 | 19.15
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Pa: sindacati, ecco nostra riforma, 45 idee per andare oltre spot

Roma, 20 mag. (Labitalia) - Quarantacinque idee per andare oltre gli spot pubblicitari e le consultazioni mediatiche: i sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil 'sfidano' il governo e mettono 'on line' una riforma "gia' pronta" della Pubblica amministrazione che sarà discussa nelle assemblee dei lavoratori a partire dal 23 maggio prossimo. E' una nota congiunta dei segretari generale di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, a rispondere così alla lettera inviata dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, e dal ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ai dipendenti delle Pa.

''Più che una sfida, lanciamo un'opportunità: aprire una fase di riforma partecipata. Fare finalmente la spending review per riqualificare la spesa, eliminare sacche di spreco e investire in servizi efficienti", dicono offrendo a A Renzi e Madia la possibilità "di ripensare l'offerta di servizi partendo dal lavoro, con un confronto ancora possibile", nonostante 5 anni di blocco del contratto nazionale "e la troppa propaganda negativa''.

Una risposta dettagliata, dunque, quella inviata; 45 punti che formano da soli gia' una riforma che vanno dall'apertura alla discussione sulla modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria a quella sulla semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over , passando dall'ampliamento a tutta la Pa della centrale unica per gli acquisti alla super semplificazione del processo legislativo. E che si chiude con una contro domanda al Governo: "sicuri di poter chiedere sforzi e uno scatto di modernità a un pubblico impiego impoverito e demotivato da 5 anni di blocco? Senza la riapertura della contrattazione nessuna vera riforma è possibile perche' il contratto è uno strumento di governo dei processi di riforma".

Un no, forte e chiaro, arriva invece sulla proposta di sopprimere la Commissione di vigilanza sui fondi pensione e attribuire le le funzioni alla Banca d'Italia. "Ricordiamoci che parliamo di soldi dei lavoratori, non pubblici. Serve un'autorità indipendente", e' la controproposta di Cgil, Cisl e Uil che ridimensionano anche la possibilità che l'abrogazione del trattenimento in servizio possa consentire l'ingresso di oltre 10.000 giovani. "Il trattenimento in servizio non è più automatico da anni ma l'ipotesi di liberare 10mila posti è pura fantascienza", dicono i sindacati.

Pollice verso, tra e altre cose, anche sull'eventualità, a cui sta pensando invece il governo, di eliminare la figura dei segretari comunali. "E' uno spot. A loro spetta il controllo di legalità sugli atti delle amministrazioni. E' una proposta retorica. Serve una funzione di garanzia che eviti gestioni opache da parte della politica", spiegano esprimendo forti perplessit' anche sull'introduzione del ruolo unico della dirigenza.

"E' un déjà vu.Uno spot vuoto. Quale modello propone il Governo Renzi? Noi difendiamo la natura concorsuale dell'accesso al lavoro pubblico. Il problema è l'accertamento delle competenze e la scelta trasparente dei manager. In questo la politica non si è dimostrata all'altezza del ruolo", concludono.

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