"La volatilità di mercato è quadruplicata ad agosto, partendo da livelli normalmente ridotti, a riprova di una compiacenza diffusa. Ne sono risultate colpite le due posizioni più comuni nei portafogli internazionali: dollaro e azioni europee. Ricordiamoci però che siamo solo tornati ai valori di inizio anno, quindi manteniamo il senso della misura. L'economia cinese non scompare dal pianeta, anzi il consumatore rimarrà il principale serbatoio di domanda incrementale di consumi". Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', il banchiere Marco Mazzucchelli.
"Pur rimanendo saldamente ancorati all'alleanza con gli Usa, come ha giustamente ricordato Matteo Renzi, abbiamo legami forti con l'Est vicino e lontano e siamo al centro di almeno due grandi aree di faglia. Per questo abbiamo (o dovremmo avere) più chiaro di altri il legame che esiste tra le aree di crisi e tra le diverse tipologie di instabilità. E' forse arrivato il momento di farsi promotori di una conferenza internazionale tra i grandi paesi del mondo (i membri del G20) che abbia l'obiettivo di porre le basi per una nuova struttura di governance delle relazioni internazionali. E forse proprio da un'evoluzione del G20, oggi un appuntamento informale limitato alle questioni economiche, verso un'istituzione permanente investita anche di un ruolo politico, potrebbero essere gettate le fondamenta di questa nuova architettura di cui abbiamo tutti estremo bisogno". Lo scrive su 'Il Messaggero' il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
"Lo 'Smart working' rappresenta un cambio culturale, che valorizza il patto di fiducia e responsabilità tra manager e collaboratore; e rende l'organizzazione del lavoro al passo con i tempi. Il Jobs Act ha sicuramente introdotto misure che in termini generali migliorano le condizioni di lavoro. Misure come queste favoriscono la realizzazione di politiche atte a migliorare la conciliazione vita-lavoro a livello aziendale. In Vodafone crediamo nella valorizzazione del lavoro per obiettivi come leva per migliorare rendimenti e benessere aziendale". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Elisabetta Caldera è direttore Risorse umane e Organizzazione di Vodafone Italia.
"Condivido in pieno la riduzione della pressione fiscale ma con un criterio di progressività. E comunque ci sono anche altre priorità. Penso alle pensioni e al lavoro. Gli ultimi dati sull'occupazione non sono soddisfacenti". Così, in un'intervista a 'Il Tempo', Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera.
"Per affrontare la professione oggi è indispensabile avere delle chiavi di lettura sugli eventi di oggi ma anche gli scenari futuri nazionali e internazionali". A dirlo, si legge su 'Italia Oggi', il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, in occasione della Summer school di Treia. "Questi momenti di approfondimento -sostiene la presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone- servono al professionista per comprendere le dinamiche che ci circondano e sono parte fondamentale del vivere la professione. L' attività, infatti, non si esercita all' interno delle sole quattro mura dello studio ma sul territorio e confrontandoci con i mutamenti quotidiani".
"Al rientro a settembre -ricorda la presidente- saranno cambiate le prospettive in materia di lavoro, perché tutti i dlgs attuativi del Jobs Act saranno realtà. Servono quindi nuovi strumenti per affrontare le novità, serve saper comunicazione e mantenere una leadership e dovremo essere pronti a mettere a contatto modi diversi di fare la professione e quindi di dare vita ad un confronto costante tra colleghi".
"All'estero ora l'Italia è credibile, sanno che c'è un impegno reale. Questo governo è un tentativo serio di rimettere il Paese sul binario giusto e sta acquistando credibilità in Europa e nel mondo. Ci sono posizioni diverse che si rifanno a ideologie di destra o di sinistra, ma su alcune questioni centrali, come la crescita, il lavoro o la diminuzione della pressione fiscale ormai ci sono convergenze trasversali". Così, in un'intervista a 'l'Unità' Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere.
