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Lavoro: dichiarazione congiunta ministero-sindacati su diritto sciopero

19 febbraio 2015 | 10.23
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Bellanova: “Per il governo è un diritto inalienabile".

Teresa Bellanova, sottosegretario al Lavoro
Teresa Bellanova, sottosegretario al Lavoro

Nella Giornata mondiale a difesa del diritto di sciopero, ieri sera, è stata firmata una Dichiarazione congiunta dal ministero del Lavoro e le Politiche sociali e le organizzazioni sindacali Cgil, Csl e Uil. Il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, ha spiegato che “per il governo il diritto di sciopero è un diritto inalienabile, e con questa dichiarazione ribadiamo l’esigenza di riaffermare questo diritto in tutti i consessi nazionali e internazionali, per promuovere e tutelare i diritti fondamentali della persona e del lavoro come elementi cardine della democrazia”.

Come si legge nel testo della dichiarazione, "il governo italiano, rappresentato dal ministero del Lavoro con il sottosegretario, Teresa Bellanova, e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil-Cisl-Uil si sono incontrate presso il ministero del Lavoro in data 18 febbraio 2015, per discutere della gravissima crisi in corso all'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) e individuare una soluzione positiva".

"Le parti ritengono urgente - si sottolinea - il riavvio della Commissione applicazione norme (Cas), che sovrintende all'impianto di supervisione e monitoraggio degli standard. La Cas è nota come una delle più importanti sedi di tutela dei diritti umani e sindacali nel sistema internazionale, poiché consente il richiamo degli Stati alla coerenza tra quanto ratificato in termini di diritto e quanto attuato di fatto. Il lavoro di questa Commissione, attraverso l’esame dei casi di violazione delle Convenzioni di maggiore gravità, come individuati concordemente dalle parti sociali, sulla base del rapporto annuale redatto del Comitato degli esperti, ha costituito storicamente un riferimento giuridico preziosissimo ed esemplare per l'elaborazione della nozione dei diritti fondamentali sia a livello internazionale che nell'ambito europeo".

"Le parti ribadiscono - prosegue il testo - l'esigenza di riaffermare il diritto di sciopero in tutti i consessi nazionali e internazionali in cui si promuovano e tutelino i diritti fondamentali della persona e del lavoro, come elementi cardine della democrazia. Lo stesso Trattato di Lisbona riconosce questo tra i diritti fondamentali dell'Unione europea e ne configura una nozione euro-unitaria, in aggiunta a quelle nazionali, interpretandolo come diritto universale".

"Nello stesso senso ha operato il Comitato degli esperti, incaricato di analizzare i rapporti nazionali e di rilevare le violazioni rispetto alla C. 87. del 1948 relativa alla libertà di associazione e organizzazione sindacale, firmata da tutti gli Stati membri. Tale Convenzione, insieme alle altre sette, costituisce la base della Dichiarazione Ilo sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, concorre a determinare il livello di protezione minimo da assicurare ai diritti riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue", sottolinea.

"A breve si riproporrà la necessità di una urgente decisione del Consiglio di amministrazione - avverte - a tutela di stabilità, garanzia, certezza e trasparenza nel funzionamento dell'Ilo, con il possibile deferimento della questione riguardante l'interpretazione sul diritto di sciopero alla Corte internazionale di giustizia o a un Tribunale ad hoc, come previsto dalla Costituzione Ilo".

"L'Ilo, unica agenzia delle Nazioni Unite dotata di una struttura tripartita, fu fondata nel 1919 a seguito del Trattato di Versailles, che pose fine alla prima guerra mondiale, con l'obiettivo del perseguimento della giustizia sociale e del riconoscimento universale dei diritti umani nel lavoro, attraverso la promozione degli standard del lavoro, definiti successivamente nell’Agenda per il lavoro dignitoso - decent work - in condizioni di libertà, uguaglianza e sicurezza per tutte le donne e gli uomini", sottolinea il testa.

"Nella piena attualità di quegli obiettivi, il governo italiano e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil-Cisl-Uil si adopereranno nelle competenti sedi nazionali ed internazionali per definire una soluzione consensuale tripartita, a cominciare dall’incontro che si svolgerà a Ginevra nei giorni 23-25 febbraio 2015", aggiunge.

"A tal fine ribadiscono il proprio impegno e forte supporto alla procedura più appropriata nel merito, che consenta di ristabilire la corretta ripresa dell'operatività dell'Ilo nei tempi più brevi, nel rispetto del dialogo tripartito e dell’art. 37, Cost. Ilo, ivi incluso il ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia", conclude.

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