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Toscana: per sicurezza cave più controlli e sostegno a sviluppo attività

06 luglio 2016 | 10.22
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Toscana: per sicurezza cave più controlli e sostegno a sviluppo attività

Prima il piano che porterà a quadruplicare in due anni le ispezioni sulla sicurezza sul lavoro in cava e nelle aziende lapidee, ma anche corsi di formazione e linee guida a disposizione degli imprenditori, per aiutarli ad elaborare i loro piani aziendali, poi i controlli (destinati anch'essi a crescere) sull'impatto ambientale dell'estrazione e lavorazione del marmo, sul paesaggio e sulle concessioni amministrative. Ad annunciarlo il presidente della Toscana, Enrico Rossi, durante la firma del protocollo siglato con le procure di Lucca e Massa e le procure generali di Firenze e Genova.

"Io -ha detto- sono per lo sviluppo dell'attività di estrazione del marmo a Massa Carrara, un settore che molto può ancora dare. Voglio che questa attività continui e continui bene: ma questo può avvenire solo rispettando ambiente, paesaggio e sicurezza dei lavoratori. Dobbiamo trovare un miglior equilibrio tra impatto, costi e ricchezza prodotta: in modo graduale, certo, e con il coinvolgimento di imprenditori e forzi sociali. Ma da questo non si può prescindere".

La Regione, attraverso la Asl, assumerà venticinque nuovi tecnici del lavoro e otto geologici e ingegneri, operativi dai prossimi mesi. Per questo ha stanziato due milioni in due anni. Un altro mezzo milione di euro servirà all'acquisto di diciassette fuoristrada indispensabili per l'accesso in cava, tre automezzi, computer e macchine fotografiche.

Sei i controlli in cava nel 2015 sono stati 215 con cento valutazioni sulla stabilità dei versanti, nel prossimi due anni si stima che saranno complessivamente 2.280, quattro volte di più, e novecento quelli in azienda, con ogni impresa che sarà controllata almeno una volta in un anno e mezzo.

Ma se le ispezioni aumenteranno, è logico aspettarsi che anche il lavoro di procure e tribunali crescerà. Così è stato due anni fa a Prato, dopo i controlli nelle aziende cinesi. Da qui il protocollo con le Procure.

La giunta ha deciso, infatti, di mettere a disposizione delle stesse (a proprie spese) personale amministrativo del sistema sanitario e giovani del servizio civile. I numeri nel protocollo non ci sono: dipenderà dalle esigenze, che saranno valutate dalle procure al momento opportuno. L'impegno intanto è sottoscritto, con la costituzione anche di un tavolo di monitoraggio, per verificare periodicamente le azioni di prevenzione e contrasto messe in atto.

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