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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

05 aprile 2016 | 09.04
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Tra gli ottocento italiani con i conti a Panama ci sarà pure qualche contribuente onesto, ma non ci vuole molto per capire che la maggior parte di loro sono evasori. E se non hanno sfruttato la finestra per l'emersione dei capitali all'estero, appena chiusa, li attende un periodo di giusta e profonda tribolazione. Finché ci sarà un Paese nella lista nera ci sarà qualcuno che ci porterà i soldi. Ma sono paradisi sempre più lontani, e meno sicuri. Un conto era la Svizzera, altro Panama o le Vanuatu, dove li nascondono talmente bene, i soldi, che rischiano di non darteli più". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera' il vice ministro dell'Economia, Enrico Zanetti.

"Il conto in un Paese a cosiddetta fiscalità privilegiata diventa sospetto in assenza di uno specifico interesse locale da parte di chi lo apre. Il limite della legalità è dato dalla proporzione fra le tasse pagate dove è stato prodotto il reddito e quello dove viene basata la società. Direi che oggi è quasi diventato anacronistico aprire un conto in un Paese offshore considerando tutte le norme internazionali tese a rendere più trasparenti le transazioni, gli accordi bilaterali, la voluntary disclosure per chi aveva conti all'estero e ha potuto far rientrare i capitali regolarizzando i rapporti col fisco. Poi c'è il tema della stabile organizzazione, da cui sono partite le indagini su colossi come Apple o Google". Così, in un'intervista a 'Il Giornale', il tributarista Francesco Giuliani.

"La sfida che industrialmente oggi stiamo affrontando è di aiutare le famiglie e i risparmiatori, a capire bene a fronte di una loro richiesta di rendimento, che cosa si possono permettere rispettando il profilo di rischio loro assegnato. Quando abbiamo varato il piano industriale, già nel 2014, abbiamo indicato nel mondo a tasso zero una caratteristica di contesto strategico nella quale Poste si sarebbe dovuta sviluppare. I mesi successivi hanno confermato l'ipotesi. In una delle componenti del nostro mestiere, quella del risparmio, avevamo da subito indicato la necessità di predisporre la nostra rete, i nostri servizi e i nostri sistemi, per accompagnare gradualmente i nostri clienti verso il risparmio gestito". Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', Francesco Caio, amministratore delegato di Poste spa.

"I nuovi contatori consentiranno l'eliminazione del load profiling e la disponibilità di dati più accurati, superando la rilevazione per fasce orarie fisse e sclerotizzate. Grazie alla disponibilità giornaliera dei dati di prelievo si ridurrà l'esposizione finanziaria, limitando i costi per le garanzie. Inoltre la presenza di dati quartorari anche per tutta la generazione distribuita di piccola taglia consentirà minori sbilanciamenti. La disponibilità di misure orarie ridurrà i costi di sbilanciamento e permetterà ai venditori di formulare offerte ancora più competitive". Così, in un'intervista a 'Libero', Guido Pier Paolo Bortoni, presidente dell'Authority per l'Energia elettrica il gas e il sistema idrico.

"Siamo molto preoccupati. Perché anche nel nostro settore stanno proliferando i voucher e addirittura siamo davanti ad un'esplosione totale delle false partite Iva: sui cantieri si trovano centinaia di migliaia di persone che lavorano con questa incredibile forma contrattuale. E qui veniamo al terzo e finale tema, quello della contrattazione. Noi, anche in coerenza con la Carta universale dei diritti appena presentata dalla Cgil, ci vogliamo impegnare per includere nella contrattazione di cantiere e di sito produttiva anche i lavoratori con questo tipo di contratto". Così, in un'intervista a 'l'Unità, il segretario della Fillea Cgil, Walter Schiavella.

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