cerca CERCA
Lunedì 29 Aprile 2024
Aggiornato: 12:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

11 marzo 2015 | 10.22
LETTURA: 4 minuti

"Il salario minimo arriverà anche in Italia", annuncia il 'Corriere della Sera'.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Il salario minimo arriverà anche in Italia", scrive Lorenzo Salvia sul 'Corriere della Sera'. 'La somma esatta non è stata ancora definita, anche se si ragiona sui 7 euro l' ora, forse 6 e mezzo. I dettagli saranno definiti in uno dei prossimi decreti attuativi del Jobs act. Il governo sarebbe orientato a fissare un' asticella minima per legge solo nei settori che non sono già regolamentati da un contratto nazionale. E ad applicarla per il momento anche ai contratti di collaborazione", spiega.

"Esodati, indietro tutta", scrive Enrico Marro sul 'Corriere della Sera'. "Ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha annunciato un cambio di approccio. Prima di definire ulteriori allargamenti della platea di persone alle quali consentire di andare in pensione con le regole precedenti la riforma Fornero, si verificherà bene la situazione perché probabilmente i soldi già stanziati per finanziare questa operazione sono troppi e si possono spendere meglio. "Abbiamo risolto la situazione di 170 mila esodati circa, ne manca ancora un pezzetto e il Senato sta facendo la verifica puntuale, perché sono diventati esodati anche quelli che non lo sono", ha detto ieri Poletti intervenendo in tv a Coffee Break su La7. "Abbiamo più soldi che esodati - ha continuato -. Sono stati stanziati quasi 12 miliardi di euro, probabilmente più del necessario. I risparmi possiamo darli a chi davvero ne ha bisogno", riporta Marro.

Franco Bassanini, presidente di Cassa depositi e prestiti, dice a 'La Repubblica' sul piano Telecom Italia: "Il piano è un piano: uno strumento decisivo per la crescita e la competitività del Paese. Seguirà presto il decreto che dettaglierà le risorse che il governo mette sul tavolo. Si dice che in Italia non c'è domanda per connessioni veloci, perciò gli investimenti nelle reti di nuova generazione sono andati a rilento: ora siamo al terzultimo posto in Europa e all' ultimo posto per connessione delle scuole a Internet. Certo, è stata debole la domanda pubblica: per questo il governo, con il Piano per l' Agenda digitale, stanzia importanti risorse per digitalizzare pubblica amministrazione e scuola".

"Caro direttore, -scrive ad Avvenire Gianni Bottalico presidente delle Acli- non si può esser certi che il quantitative easing, il massiccio acquisto di titoli avviato dalla Bce e dalle banche centrali nazionali, sortisca gli effetti sperati. Provocherà sicuramente un ulteriore abbassamento dei tassi d' interesse, con dei risparmi da parte dello Stato, stimati in alcuni miliardi. E renderà il cambio dell'euro più favorevole per le esportazioni. Ma sembrano mancare i presupposti per la svolta tanto attesa in direzione della ripresa".

Giacomo Vaciago, economista scrive sul 'Sole 24 Ore: "La reazione dei mercati a ciò che sta facendo la Bce da un lato, e a ciò che sta decidendo la Grecia dall'altro, è emblematica del momento magico che stiamo vivendo. Finalmente, grazie alla liquidità abbondante della nostra Banca centrale, avremo la possibilità - tutti, nessuno escluso - di dire la verità , e smetterla con l'ipocrisia degli ultimi anni. C'è voluto un anno, ma alla fine la leadership di Draghi ha vinto, e un Qe (in italiano, ho scoperto che si chiama Paa: programma ampliato di acquisto di attività) da 1.140 miliardi di euro (o più, se necessario) è stato approvato ed è iniziato".

Andrea Bolla guida il Comitato tecnico per il Fisco di Confindustria e ha seguito in prima persona l' intervento sul reverse charge, un'iniziativa così forte, dice al 'Sole 24 Ore' "per lanciare un campanello d'allarme, trasparente, preventivo e necessario, rispetto a una normativa che potrebbe avere effetti devastanti sulle imprese"."La misura -aggiunge- è stata introdotta con la Legge di stabilità su cui Bruxelles ha dato il suo ok, ma non è ancora operativa perché manca la specifica autorizzazione della Ue. Se e quando sarà autorizzata, la misura rischia di abbattere la liquidità delle nostre imprese, determinando una forte esposizione finanziaria. Per l'alimentare parliamo di un impatto di circa 8 miliardi l' anno. Minore liquidità significa aggravare il credit crunch e minore capacità di investimento: uno scenario di fronte al quale non potevamo non rappresentare le nostre preoccupazioni".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza