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Professioni: Roberto Ippolito, 42 mld giro affari 'abusivi'

05 novembre 2014 | 13.34
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Nel suo libro riflettori accesi su una realtà di milioni di lavoratori in nero (video).

Roberto Ippolito
Roberto Ippolito

"Ammonta intorno ai 42 miliardi di euro il giro di affari degli abusivi in Italia". Lo dice a Labitalia Roberto Ippolito, autore dei bestseller 'Evasori', 'Il bel paese maltrattato' e 'Ignoranti', parlando del suo nuovo libro 'Abusivi. La realtà che non vediamo genio e sregolatezza degli italiani' (edizioni Chiarelettere). "L'abusivismo è localizzato soprattutto al Nord -fa notare- per le professioni ed è all’origine di una quota rilevante dei 3,1 milioni di lavoratori in nero oltre che, ovviamente, di una parte importante dell'evasione fiscale".

Ma l'abusivismo, per Ippolito, "non è assolutamente figlio della crisi". "L'argomento crisi mi indispone: spesso -sottolinea- è l'alibi che ci serve per dire 'c'è la crisi, allora anch'io domani vado al supermercato, faccio la spesa e passo dalla cassa senza pagare'".

"Per me, è stato drammatico -racconta- fare questo libro e ho sofferto durante la lavorazione perché mi sono trovato di fronte a una valanga di episodi: più cercavo e più trovavo, più trovavo e più mi si aprivano altre strade. Il libro è una sequenza infinita di casi di abusivismo, tutti rigorosamente documentati e precisi che riguardano tutta l'Italia".

"Nel nostro Paese -continua Roberto Ippolito- l'abusivismo costituisce una situazione triste e incresciosa, tuttavia i controlli devono essere sempre più ampi. Non dobbiamo lamentarci di quando ci sono i controlli perché, se un medico è abusivo e 'ci mette le mani addosso', vuol dire che rischiamo la salute".

"Se un panettiere è abusivo -rimarca- compriamo un prodotto senza i requisiti sanitari necessari, non avendo i controlli dell'azienda sanitaria locale. Rischiamo la salute oltre che lo squilibrio dei conti pubblici perché stiamo parlando di conseguenze enormi".

"Ho scoperto una realtà spaventosa -ricorda- anche e, soprattutto, nel settore sanitario. Pensiamo solo ai 15mila dentisti abusivi, ai veterinari falsi che firmano ricette con numero di iscrizione all'ordine appartenente ad altri professionisti in regola. La cosa sorprendente è la sfacciataggine di tanti professionisti abusivi: si fanno pubblicità tramite Internet, sfoggiano targhe anche in ottone sulle porte dei loro studi. Quindi, non è del tutto facile per il cliente-assistito scoprire e denunciare una situazione illegale, spesso non se ne rende conto e quando c'è un ribasso tariffario molto netto dovrebbe interrogarsi sui requisiti effettivi del professionista. Naturalmente, farsi dare la ricevuta può aiutare".

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