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Marco Coretti al Kyoto Costume Institute, parte dell'archivio nella collezione permanente

Stilista italiano: "Un grande onore per me, spero in questo modo di poter dare il mio contributo alla formazione delle prossime generazioni di couturier e designer di moda". Tra i suoi abiti e accessori spiccano quelli indossati da Grace Jones, Vanessa Redgrave, Béatrice Dalle

Due abiti della collezione di Marco Coretti - (foto Barbieri)
Due abiti della collezione di Marco Coretti - (foto Barbieri)
31 ottobre 2024 | 18.46
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Marco Coretti, tra i più talentuosi couturier italiani, entrerà con una selezione di capi del suo archivio nel prestigioso Kyoto Costume Institute. Il noto Centro Museale di ricerca di moda del Giappone, nato nel 1978 con lo scopo di conservare, divulgare e studiare le espressioni più significative della moda occidentale, possiede un invidiabile archivio, che va dal diciassettesimo secolo ai giorni nostri, e che conserva oltre 13mila pezzi tra capi e accessori e 20mila documenti, tra cui opere di Chanel, Christian Dior, Louis Vuitton.

Di assoluto rilievo è la sezione dedicata a Comme des Garçons, che comprende ben mille capi della maison giapponese. Marco Coretti entra ora in questo prestigioso e autorevole archivio con trenta outfit di varie collezioni, tra cui alcuni appartenenti alla collezione ispirata a Capogrossi che sfilò nel 2003 al Museo d’Arte Contemporanea di Roma, alla collezione Tahiti Tattoos del 2002 ispirata al libro di Giampaolo Barbieri e la White Collection del 2000, colore Pantone registrato, diventata il leitmotiv dello stilista.

"Sono veramente ammirato per il costante lavoro di ricerca e di conservazione del Kyoto Costume Istitute, che divulga la moda ai giovani facendoli avvicinare ad essa in maniera anche tangibile, permettendo loro di studiarla da vicino nella sua completezza -dichiara Marco Coretti - Per me è veramente un grande onore entrare nel loro archivio con le mie creazioni, e spero in questo modo di poter dare il mio contributo alla formazione delle prossime generazioni di couturier e designer di moda". Tra i suoi abiti e accessori spiccano quelli indossati da Grace Jones, Vanessa Redgrave, Béatrice Dalle.

Stilista per vocazione e couturier per attitudine, dopo gli studi artistici svolti a Parigi torna in Italia. Nel 1999 lancia il proprio marchio in alta moda e viene subito consacrato come il nuovo couturier dello stile new-chic. Da allora, annovera al suo attivo molte collaborazioni, tra cui la direzione artistica per il rilancio del brand Sorelle Fontana. Ad oggi continua la sua opera di couturier lavorando per il teatro, il cinema e con clienti privati provenienti da tutto il mondo.

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