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Moda: transgender e tessuti africani, sfila ad Altaroma l'Accademia Maiani

07 luglio 2021 | 15.35
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Uno dei modelli  della Maiani Accademia Moda che partecipa alla fashion week di Altaroma
Uno dei modelli della Maiani Accademia Moda che partecipa alla fashion week di Altaroma

Otto abiti di lino e tweed, ispirati alle tute dei lavoratori dei primi del ‘900, sono la nuova tendenza transgender portata sulla passerella dell’Alta Moda dalla Maiani Accademia Moda (digitalrunway.altaroma.it). Abiti che utilizzano materiali naturali dai toni black-white, con sfumature dal grigio al marrone, ravvivati dalle righe colorate dei tessuti in cotonado africani usati come stole, burqa, mantelle, intarsi di pantaloni e bluse per una nuova identità di genere tutta da scoprire sotto cappucci variopinti.

Ma anche tendenze etnico sportive che portano in primo piano un tessuto prezioso, il Faso Danfani, un cotone grezzo a righe multicolor, caratterizzato da una grossa tramatura dai colori sgargianti ottenuti con pigmenti e tinture naturali, cromie vivaci dall’arancio al verde pistacchio, ai colori bruciati del deserto, lavorato a mano su telai in legno di piccole dimensioni dalle donne della Tribù Mossi della regione centrale del Burkina Faso.

Tradizioni legate all’artigianato secolare del continente africano che divengono elemento di una moda futuristica ed ecologica, rifinitura di cinture, tasche, bretelline, bordi, intarsi di pantaloni e camicie per colorati effetti geometrici. Corpini in pelle, magliette e camicie dolcevita a rete, continue evoluzioni stilistiche verso l’eco- fashion, una moda green a difesa dell’ambiente e del pianeta. Nessuno spreco è più permesso.

Fibre biologiche e materiali eco-sostenibili sono l’essenza della nuova moda del futuro, insieme al riciclo di vecchi capi che diventano il mezzo per crearne di nuovi. Ed ecco, per i giovani studenti della Maiani Accademia Moda, divise sportive dismesse, vecchi giubbotti jeans, in pelle, giacche maschili e lenzuola della nonna trasformarsi in abiti da sposa, guepière, gonne costruite da tante piccole fasce multicolor in movimento, giacche over indossate su asimmetrie sfrangiate, abbellite da accessori lavorati ad uncinetto. Le camicie, riadattate, sono la base di piccoli bustier, portati con corti calzoncini colorati.

Natura e progresso, passato e futuro, semi e cavi elettrici. L’abito diviene per l’Accademia Maiani Moda un mezzo di narrazione per raccontare il riciclo del vecchio e la rinascita del nuovo, la visione moderna di capi dai tessuti grezzi, naturali, lavorati a mano, la soluzione di progettazioni innovative come quelle dei corpetti a punta su gonne sovrapposte dagli effetti geometrici, ispirate alla lavorazione Kintsugi, l’antica arte giapponese che ripara le ceramiche rotte con la colatura d’oro. Vestiti floreali di epoche lontane, impreziositi da impunture circolari imbottite, acquistano un sapore fumettistico, mentre sfilano in immaginari giardini zen.

Simbiosi di mare e terra nei vecchi costumi tradizionali della città di Formia nel basso Lazio, ripensati con i colori vivaci dei tessuti di cotonado africani per una nuova interpretazione del passato, traghettato dalla creatività dei giovani verso il futuro. Per la presentazione di questa collezione la Maiani Accademia Moda, in collaborazione con l’Accademia Rufa, ha realizzato un video shooting firmato dagli studenti del corso di fotografia.

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