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Siccità, ok Cdm a decreto

07 aprile 2023 | 08.17
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Introdotte specifiche misure volte ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e a ridurre dispersioni di risorse idriche

Foto di repertorio - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio - FOTOGRAMMA

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la prevenzione e il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche. Il decreto è su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei ministri delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.

Con il decreto, si introducono specifiche misure volte ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e a ridurre dispersioni di risorse idriche. Si prevedono, tra l’altro: un regime semplificato per le procedure di progettazione e realizzazione delle infrastrutture idriche che rinvia al modello Pnrr; l'aumento dei volumi utili degli invasi; la possibilità di realizzare liberamente vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo entro un volume massimo stabilito; il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo; l'introduzione di notevoli semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione.

Tali misure troveranno immediata attuazione anche grazie al sistema di governance delineato, che prevede: l’istituzione della cabina di regia, con il compito di effettuare entro 30 giorni una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte, nel breve termine, alla crisi idrica e, tra queste, quelle suscettibili di essere realizzate da parte del Commissario straordinario nazionale. Nel caso di ritardi o di altre criticità nella realizzazione di singoli interventi infrastrutturali del settore idrico, la Cabina di regia attiva procedure volte a superare i ritardi o le criticità emerse e può anche nominare singoli Commissari ad acta.

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