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Di Maio: "Non tiriamo a campare"

Luigi Di Maio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Luigi Di Maio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
27 settembre 2018 | 10.05
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Mentre sale l'attesa per la presentazione della nota di aggiornamento al Def, da Bruxelles, Luigi Di Maio smentisce la richiesta di dimissioni del ministro dell'Economia, Giovanni Tria: "Non è in programma nessuna richiesta di dimissioni" assicura il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico. "In tutti questi giorni - specifica il vicepremier - in cui ho avuto modo di lavorare con il ministro Tria, non ho visto né dogmi né paletti".

Quindi nega i rumors di uno slittamento del vertice di maggioranza, in agenda oggi pomeriggio. Sarà un "vertice di maggioranza allargato - spiega - ci saremo noi come Movimento Cinque Stelle, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i nostri tecnici, e faremo una ultima valutazione in vista" del Cdm, che dovrebbe varare la nota di aggiornamento al Def.

Sulla manovra, sottolinea, "è chiaro che ci sono vedute differenti" ma "bisogna superarle per continuare come governo". "Le cose si fanno o non si fanno - scandisce il vicepremier -. Non ho intenzione di tirare a campare. E' inutile portare avanti questo governo per tirare a campare". Tra "politica e tecnici ci saranno sempre dei contraddittori - aggiunge il vicepremier -. E' chiaro che, quando c'è un cambiamento politico così radicale" ci possa essere "una resistenza da parte dell'apparato. Sono sicuro che con il tempo impareremo a conoscerci".

Nella manovra economica, spiega Di Maio, non verranno finanziati "tutti" gli impegni contenuti nel contratto di governo, "ma quello che non vogliamo fare è scrivere nel Def cose che poi non verranno fatte". "Le forze politiche - osserva ancora Di Maio - guardando solo ai numerini e non ai cittadini, si sono autodistrutte". L'intenzione del governo, invece, è di varare "una manovra del popolo, e non dei potenti". "Vogliamo lottare contro i potentati e dare diritti ai cittadini - annuncia il vicepremier -. La manovra sarà ad alto moltiplicatore, una manovra che scommette sulla crescita. Abbiamo bisogno di scelte coraggiose".

Del resto, spiega il vicepremier, "siamo ad un bivio storico e non possiamo arretrare di un centimetro né farci ingannare dai numeri: dobbiamo abolire la povertà con il Reddito di Cittadinanza e dare al Paese le riforme strutturali e gli investimenti necessari per rilanciare la crescita". "Abbiamo promesso ai cittadini - prosegue Di Maio - una Manovra del popolo che sia coraggiosa e dobbiamo realizzarla fino in fondo, senza farci intimorire da chi vorrebbe vedere un governo debole e diviso al suo interno".

Nessuna divisione, quindi, perché "lo spread si alza non per i decimali ma per l’instabilità politica. Il Governo del Cambiamento è e deve essere compatto. L’Italia è un Paese solido e i fatti ce lo dimostrano: questa mattina il Tesoro ha collocato tutti i 5,2 miliardi di titoli in asta, con tassi di interesse in calo di 40 punti rispetto ad agosto". Per Di Maio, "non abbiamo scuse: la manovra del popolo si deve fare sul serio e cambierà la storia di questo Paese".

Quanto al rapporto con l'Unione europea, Di Maio assicura: "Non ci preoccupa il dibattito con Bruxelles" sulla manovra economica, anche perché "ci sembra di capire che un po' dappertutto sia superata l'idea" di praticare "politiche di austerità". "Sono convinto - prosegue - che nei prossimi anni anche la Bce, le istituzioni europee, le grandi istituzioni finanziarie pubbliche e private, si ricrederanno su quello che stiamo per fare".

Nei giorni scorsi la partita si è giocata tutta sui numeri. Da un lato M5S e Lega, che, decisi a portare a casa i principali punti del contratto di governo, puntano alla soglia del 2,4% del rapporto deficit/Pil; dall'altro il responsabile di via XX Settembre e i tecnici che vorrebbero tener fede all'impegno preso in Europa, tenendo l'asticella all'1,6%.

Dalla Lega, intanto, si fa sentire Riccardo Molinari : "Se Tria non è più nel progetto, troveremo un altro ministro dell'Economia" sottolinea il capogruppo della Lega alla Camera ad 'Agorà' su Raitre.

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