La leader di FdI attacca: "L'esecutivo chiede la proroga dello stato d'emergenza" quando è in arrivo "un diluvio di riscossioni che si abbatte in piena crisi sanitaria e sociale, con le piccole e medie imprese in estrema difficoltà e con tantissimi italiani a cui viene impedito di lavorare"
"Con quale faccia il governo chiede la proroga dello stato d'emergenza e allo stesso tempo fa ripartire la repressione fiscale nei confronti di famiglie e imprese?". Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni.
"Dal prossimo lunedì l'Agenzia delle Entrate comincerà a notificare gli oltre 50 milioni di atti tra cartelle, ipoteche, accertamenti fiscali e fermi amministrativi. Un diluvio di riscossioni che si abbatte in piena crisi sanitaria e sociale, con le piccole e medie imprese in estrema difficoltà e con tantissimi italiani a cui viene impedito di lavorare. Vergogna!", aggiunge la presidente di FdI.
E sempre su Facebook Meloni si scaglia contro il presidente del Consiglio reo di aver improvvisato "una conferenza stampa in mezzo alla strada, creando un assembramento e costringendo giornalisti e operatori ad ammassarsi. Le regole sul distanziamento sociale anti-Covid - attacca Meloni - valgono per tutti tranne che per Conte. Perché in Italia - chiede - i cittadini devono rispettare le restrizioni del governo anche a costo di veder fallire la propria attività ma non il premier: per mantenere le poltrone può fare tutto - accusa la leader di Fdi - anche mettere a rischio la accusa la leader di Fdi.
Meloni replica poi con durezza alla proposta di Beppe Grillo di un governo di unità nazionale: "Nuova geniale trovata di Grillo e del M5S" che dice 'no a distinzione tra maggioranza e opposizione'. "Beppe caro - scrive Meloni su Twitter - il partito unico piace ai tuoi amici comunisti cinesi, non alle democrazie occidentali".