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Renzi: ''Ho cambiato umore all'Italia. Berlusconi e Grillo facce stessa medaglia''

27 aprile 2014 | 18.36
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Renzi: ''Ho cambiato umore all'Italia. Berlusconi e Grillo facce stessa medaglia''

Roma, 27 apr. (Adnkronos/Ign) - Va all'attacco di Silvio Berlusconi e Beppe Grillo, ''facce della stessa medaglia'', insiste sulla necessità delle riforme ''senza impiccarsi alla data del 25 maggio'' basta che si facciano e rivendica di aver ''cambiato umore all'Italia, di aver rimesso in moto la speranza''. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ospite della trasmissione di Lucia Annunziata 'In mezz'ora'.

"La frase di Berlusconi sui tedeschi era sbagliata e inaccettabile, così come quella di Grillo sulla shoah", dice riferendosi alla frase dell'ex premier (''Secondo i tedeschi i lager non sono mai esistiti'') che sabato ha scatenato non poche reazioni in Europa. Ma Renzi ne ha anche per Grillo che, sempre sabato, ha tenuto un comizio davanti all'acciaieria di Piombino, definendo il Pd ''la peste rossa''. "Il lavoro non può essere un problema che puoi sfruttare in campagna elettorale, come sta facendo qualcuno, ma è un qualcosa che non ti fa dormire la notte. Ieri a Piombino è arrivato Beppe Grillo e ha fatto uno show contro i sindacati, i partiti. Ma un lavoratore della Lucchini gli ha detto: 'comodo venire ai funerali' e lo hanno portato fuori dalla piazza". L'impressione del premier è che il M5S ''non voglia risolvere i problemi degli italiani, non voglia fare le riforme. Loro si preoccupano solo di urlare e gridare e di utilizzare perfino i disastri occupazionali come occasione per fare polemiche. A Piombino, come governo e regione, abbiamo messo qualcosa come 270 mln di euro. Gli operai non vogliono il reddito di cittadinanza come dice M5S, i cittadini vogliono il lavoro".

Renzi rivendica di aver cambiato in questi 64 giorni ''l'umore di una parte dell'Italia che diceva 'non me lo fanno fare' oppure 'questo non serve a nulla''' Insomma ''oggi è tornato a mettersi in moto un meccanismo di speranza".

Quanto alla tabella di marcia delle riforme, Renzi ribadisce la volontà di vedere approvata in prima lettura a palazzo Madama la riforma del Senato. Anche se ''non mi impicco sulla data. L'ho già detto, io comunque penso ci siano le condizioni per farlo entro il 25 maggio". Ma ''se poi arriva il 7 giugno non è un problema, io voglio solo far capire a tutti l'urgenza delle riforme, non è possbile continuare a rinviarle".

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