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Roma, la candidata no vax: "Non sono antisemita, Michetti? Non vuole parlare"

Francesca Benevento all'Adnkronos: "I giornalisti? Ipocriti lecchini servi del potere, corrotti come i politici al soldo di Big Pharma".

Francesca Benevento/ Facebook
Francesca Benevento/ Facebook
08 settembre 2021 | 14.40
LETTURA: 3 minuti

"Non sono antisemita, ma dovete pur scrivere qualcosa, altrimenti come guadagnate lo stipendio?". Francesca Benevento, la no-vax candidata nella lista civica di Enrico Michetti a Roma, risponde così, via Telegram, all'Adnkronos, mentre ancora imperversa la bufera che l'ha travolta in questi giorni di campagna elettorale per alcuni suoi vecchi post complottisti contro il vaccino anti-Covid e contro il ministro della Salute Roberto Speranza (definito "ebreo askenazita formato dalla McKinsey"). La ex grillina, consigliera uscente al XII Municipio, non ha alcuna voglia di replicare a chi, come Carlo Calenda, ha chiesto di depennare il suo nome dalla lista dei candidati per il Campidoglio. Ma alla fine trapela il suo sfogo contro lo staff di Michetti, reo di averla 'scaricata'.

"Le frasi pronunciate da Benevento sono gravi e prendiamo le distanze. Prendiamo le distanze e prenderemo i dovuti provvedimenti. Ci sarà un confronto con lei ma non anticipo la sentenza", ha dichiarato ieri l'aspirante sindaco del centrodestra, a margine della presentazione della lista per le amministrative assieme alla leader di Fdi Giorgia Meloni. Il tribuno delle radio romane si è detto "molto arrabbiato" per la vicenda, e ha aggiunto: "Stiamo provando a rintracciare la candidata ma ancora non siamo riusciti". Benevento, però, racconta all'Adnkronos un'altra versione, sostenendo che è stato Michetti a non voler parlare con lei: "Sono in contatto con la segreteria di Michetti... Attendo che rettifichino, altrimenti li aspetta una figura meschina", minaccia l'ex M5S.

"Ieri (7 settembre, ndr) - prosegue l'architetta - mi hanno detto che mi avrebbe chiamato Michetti, dopodiché, invece, hanno detto che aveva una lunga riunione. Non ha quindi voluto parlare con me nonostante io lo avessi cercato". "Tutte falsità", insiste la candidata, che ne ha anche per la categoria dei giornalisti, alla quale riserva parole non esattamente al miele: "Ipocriti lecchini servi del potere, corrotti come i politici al soldo di Big Pharma". Ora non resta che attendere il confronto tra Michetti e Benevento per capire il destino della candidata no-vax. Ma i toni utilizzati dalla consigliera ex M5S non lasciano presagire un lieto fine.

(di Antonio Atte)

"Poteri bancari in mano a famiglie ebree, è dato storico"

"Appare nella normalità appellare un cattolico appartenente alla chiesa romana con il nome di cattolico, come appare normale appellare un bianco dalla bianca pelle con il nome di bianco e quindi un ebreo che pratichi la stessa religione con il nome di ebreo". Con queste parol, Francesca Benevent replica dopo gli attacchi. "In relazione alle illazioni e calunnie perpetrate nei confronti della sottoscritta e volte a criminalizzare la controparte politica, nel rigettare al mittente le indegne accuse di antisemitismo che non appartengono alla mia morale e cultura, specifico quanto segue", scrive in una nota.

"Appare normale - aggiunge - poter affermare che il petrolio mondiale sia egemonia dei Paesi Arabi e quindi islamici, come appare normale poter affermare che i poteri bancari mondiali siano nelle mani di famiglie ebree e questi sono dati di fatto storico-economici che nulla hanno a vedere con pensieri o epiteti razzisti". Poi spiega: "Per quanto concerne il mio attivismo politico confermo di essere una integerrima sostenitrice delle libertà costituzionali e quindi contraria alla compressione delle libertà individuali perpetrate dal governo italiano contro i cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi, come garantisce la legge italiana, le norme europee e in particolare il regolamento europeo 953/21"

"Il mio pensiero di libertà nei confronti degli pseudo vaccini covid si rifà, d’altronde, alle legittime tesi scientifiche del professor Montagner, del professor Scoglio, del professor Bacco e per quanto riguarda la compressione dei diritti del Prof. Cacciari e del Magistrato Angelo Giorgianni. La mia è una battaglia democratica di libertà e civiltà", conclude la candidata.

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