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Salvini a tavola con Le Pen e Wilders: “D’accordo anche sul cibo”

28 maggio 2014 | 15.04
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Il segretario della Lega sull’intesa con i partiti euroscettici: “E’ il tavolo della speranza, siamo contro la moneta unica e il pensiero unico”. E all’Adnkronos annuncia: “Già fissata nuova riunione per la settimana prossima”. La leader del Front National assicura: “Riusciremo a formare un gruppo al Parlamento europeo”

Salvini con Le Pen in una foto postata sul profilo FB del segretario della Lega
Salvini con Le Pen in una foto postata sul profilo FB del segretario della Lega

“Sono orgoglioso di essere seduto al tavolo della speranza”. Così il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, definisce l’intesa con Marine Le Pen, Geert Wilders e i rappresentanti di due partiti euroscettici, il Fpoe austriaco e il Vlaams Belang belga. “Siamo contro la moneta unica, il pensiero unico e il cibo unico. Siamo contro i Trattati che trattano gli uomini solo come consumatori”, ha aggiunto.

Partiamo in cinque ma arriviamo in tanti. Arriveremo anche sopra i dieci. Ci saranno problemi di abbondanza e non di mancanza”, ha detto Salvini parlando della formazione di un gruppo eurocritico al Parlamento europeo. Per formare un gruppo al Parlamento europeo servono almeno 25 eurodeputati di 7 Paesi diversi. Salvini, che ha pranzato con Le Pen, ha spiegato che dei contatti con altri partiti per dare vita al gruppo euroscettico “se ne stanno occupando i francesi”.

“Quando aprirà il nuovo Parlamento contiamo di essere l’unica opposizione alla frittata democristiana e socialista”, ha sottolineato. “Ognuno con le sue diversità - ha continuato - questa sarà nella storia del Parlamento europeo la prima, seria e coerente opposizione all’inciucione fra democristiani e socialisti che si ripeterà anche questa volta”.

Poi, rispondendo a Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, che aveva detto che se la Lega si fosse seduta vicina alla Le Pen sarebbe uscita dalla democrazia, ha dichiarato: “Ho ottimi rapporti come segretario federale della Lega e come Matteo Salvini con le comunità ebraiche di mezza Italia. Il signor Pacifici parla a titolo personale e fa politica”.

“In questo gruppo - ha continuato Salvini - non ci sono nazisti o pericolosi soggetti antidemocratici. Anzi qui c’è l’unica componente che nel Parlamento europeo farà da argine all’estremismo islamico. Cosa che dovrebbe interessare anche alla comunità ebraica di Roma”.

Sulla possibilità di un’alleanza fra Lega Nord e Forza Italia, Salvini ha detto: “Se il centrodestra farà il centrodestra a livello europeo e non la stampella della sinistra e se Forza Italia avrà la forza e il coraggio di rinnovarsi potremo riprendere un cammino comune”.

In aereo da Milano a Bruxelles, Salvini ha incontrato casualmente il leader del Movimento 5 Stelle. ‘’A Grillo oggi - ha riferito - ho contestato il fatto che sull’immigrazione clandestina loro hanno smontato la Bossi-Fini, esponendo l’Italia a un’invasione senza precedenti’’.

Il leader della Lega ha escluso la possibilità di un’alleanza al Parlamento europeo con il leader dell’Ukip. ‘’Farage ha detto - rappresenta gli interessi della borsa e della finanza inglesi, che sono l’esatto contrario rispetto agli interessi dell’impresa e dell’artigianato italiani’’.

All’Adnkronos il segretario federale della Lega ha dichiarato che l’incontro con Le Pen, “è andato molto bene”. Durante il colloquio sarebbe poi “già stata fissata una nuova riunione per settimana prossima”. Salvini ha sottolineato come l’alleanza con Le Pen rappresenti “l’unica grande opposizione alla gabbia dell’euro, per creare un’altra Europa dove ci sia meno immigrazione e finanza, ma più lavoro e speranza”.

Salvini ha poi confermato che giovedì “alle 17 Silvio Berlusconi verrà a sostenere i referendum della Lega, firmandone alcuni a Roma a Montecitorio”. Il segretario del Carroccio ha sottolineato come quello di Berlusconi sia “un gesto di apertura molto apprezzabile perché firmando i nostri referendum dà una mano non alla Lega, ma alla lotta di civiltà che stiamo portando avanti e dà una possibilità di scelta ai cittadini”.

Marine Le Pen, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Sono ottimista che riusciremo a formare un gruppo al Parlamento europeo”. Per formare un gruppo al Parlamento europeo servono almeno 25 eurodeputati da 7 Paesi membri. “Siamo tranquillissimi che formeremo un gruppo entro le prossime tre settimane”, ha aggiunto.

Su Farage, Le Pen ha detto: “Dopo le elezioni ha fatto dichiarazioni meno violente e nette e ha detto che potremo fare fronte comune di fronte agli effetti più negativi della Ue”. “Nigel Farage - ha continuato - è a capo di un gruppo e ci vuole restare. Vorrebbe che noi non riuscissimo a formare il nostro gruppo, ma ce la faremo”.

Cercheremo di ostacolare ogni nuovo progresso di integrazione europea. Bloccheremo ogni tentativo di maggiore integrazione europea che vogliono i nostri avversari”, ha detto Marine Le Pen.

Ci sono grandi divergenze fra noi e Jobbik. Noi non abbiamo intenzione di accoglierli nel nostro gruppo”, ha poi chiarito la leader del Front National, rispondendo a chi le chiedeva dei contatti con il gruppo ungherese di estrema destra Jobbik.

Sulla crisi in Ucraina Le Pen ha dichiarato: “La stupidità dell’Unione europea” ha provocato “l’assurdità di essere entrati in una nuova guerra fredda con la Russia. La Russia è un grande Paese ed è nell’interesse della Francia coltivare relazioni commerciali con loro”. Invece la Ue, ha continuato, “ha gettato la Russia nelle braccia della Cina e i due Paesi hanno firmato un accordo commerciale enorme sul gas. E’ stato un errore geopolitico immenso”.

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