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Salvini: "Noi pronti a governare, ecco i progetti"

30 dicembre 2020 | 09.43
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“Oltre alle vittime, nel nostro Paese più di 72 mila morti per Covid dall’inizio della pandemia, contiamo 390 mila imprese cancellate e più di 200 mila professionisti che hanno cessato l’attività. Le scelte di questo periodo saranno determinanti per plasmare il futuro nostro, dei nostri figli e dei nostri nipoti”. Lo scrive Matteo Salvini in una lettera al Corriere della Sera, nella quale evidenzia che “la Lega e tutto il centrodestra hanno confermato di essere opposizione seria e costruttiva. Lo dimostriamo in Parlamento - dove abbiamo votato lo Scostamento per sollecitare interventi immediati a favore di partite Iva, famiglie e imprese - ma anche nei Comuni e nelle Regioni. È anche grazie alle loro proposte che abbiamo migliorato la legge di Bilancio, per esempio cancellando l’obbligo della partita Iva per il volontariato. E sono stati i nostri governatori, all’inizio del 2020, a chiedere al governo controlli stringenti per i cittadini di ritorno dalla Cina, quando il Covid non era ancora dilagato: il ministro Speranza accolse il suggerimento in ritardo, e dopo polemiche della maggioranza i cui esponenti preferivano promuovere involtini primavera e aperitivi sui Navigli”.

“Non posso nascondere - prosegue il leader della Lega -, che non è facile interloquire con un governo perennemente paralizzato dalle lotte di potere. Come spesso abbiamo letto anche sul Corriere, il capo dello Stato ha auspicato un dialogo tra maggioranza e opposizione. Eppure è dal 10 dicembre (quando rispose a un mio messaggio, promettendo un incontro) che attendo un cenno dal presidente del Consiglio. Mentre Conte è impegnato a respingere gli attacchi della sua stessa maggioranza, noi stiamo pensando alle priorità su cui concentreremo i nostri sforzi nel 2021. Siamo già al lavoro per una nostra proposta di Recovery plan e ci piacerebbe avere - a proposito dei famosi 209 miliardi del Recovery fund - indicazioni precise: come e quando arriveranno? A quali condizioni? Sono insufficienti i circa 10 miliardi destinati alla sanità, dopo decenni di tagli: non vorremmo che questa suddivisione sciagurata fosse la scusa cercata dal governo per accettare il Mes. Penso che la nostra Sanità meriti una iniezione di almeno 30 miliardi, ma senza bisogno di accettare prestiti con troppe incognite e pericolose condizionalità”.

“A proposito di lavoro - dice ancora Salvini -, difenderemo a tutti i costi il diritto alla pensione. Tradotto: giù le mani da Quota 100, no all’incubo della Fornero. Abbiamo chiesto e ottenuto che i 3,8 miliardi riservati dal premier al finanziamento dei suoi dpcm fossero messi nella disponibilità del Parlamento: è grazie a questo che abbiamo reso possibile l’esonero contributivo per gli autonomi. Ma sul tavolo restano troppi nodi, come le nuove norme bancarie che rischiano di penalizzare mortalmente imprese e famiglie per uno scoperto di pochi euro. Per non parlare del resto: il blocco degli sfratti che può favorire i furbetti, i ristori perennemente insufficienti, le grandi opere bloccate. Il governo non ha una visione: non riesce nemmeno a decidere sul Ponte sullo Stretto, che darebbe nuova centralità all’Italia anche nella logistica del Mediterraneo”.

“Il tutto senza dimenticare la scuola - continua -: il ministro Azzolina non ci ha mai coinvolto e il rientro in aula il 7 gennaio è a rischio. Avanzo tre proposte: stabilizzazione degli insegnanti precari (a partire dai circa 50 mila che si occupano dei ragazzi disabili); rafforzamento del trasporto pubblico anche coinvolgendo i privati; ragionevole distribuzione degli studenti nelle classi e aerazione degli ambienti. Tutte osservazioni, direttore, che stiamo avanzando da mesi. Un’altra domanda: Conte ha un piano per affrontare la situazione economico-sociale una volta cessata la proroga dei licenziamenti? La politica del rinvio e dei bonus mancetta non può durare per sempre. Sono anche questi atteggiamenti che ci fanno perdere credibilità in Europa, non i ‘sovranisti’".

“Abbiamo rapporti con i governi europei - precisa Salvini - e con le opposizioni nel Vecchio Continente. Avevamo già previsto, come Lega, di organizzare un tour delle capitali europee proprio per rinfrescare questo feeling e per immaginare insieme una nuova idea di Europa, un progetto che riprenderemo in mano al più presto. Sto lavorando a delle proposte concrete e - proprio per raccogliere spunti utili - organizzerò una serie di incontri con le categorie economico-produttive. Nessuno vuole un’Italia debole e isolata. Sollevare alcune criticità dell’Ue e proporre soluzioni non è una eresia. D’altronde la stessa Germania ha deciso di andare per conto proprio a proposito dei vaccini (uscendo dal piano Ue) con un atteggiamento che qualcuno potrebbe definire sovranista. Berlino ha fatto bene. Roma deve prendere esempio ed essere protagonista in Europa, senza dimenticare che la priorità è la difesa dell’Italia. Come leader del primo partito del Paese ho coinvolto tutto il centrodestra, compresi i gruppi parlamentari più piccoli ma non meno importanti, per essere più incisivi come suggerito anche dagli alleati a partire da Silvio Berlusconi. Governiamo 14 Regioni su 20, migliaia di Comuni, tutti i sondaggi indicano la nostra coalizione come prevalente nell’orientamento dei cittadini. A differenza dell’attuale maggioranza parlamentare abbiamo progetti, visione e consenso. Siamo pronti per governare”.

"Visto il momento drammatico - conclude -, auspico nel 2021 una diminuzione delle polemiche strumentali. Lo dico anche alla luce di quanto successo a Natale: perfino un pranzo con i senzatetto, la consegna di pacchi alimentari e la visita in alcune carceri sono state occasione di attacchi contro il sottoscritto. Meno chiacchiere e insulti, più solidarietà e risposte concrete”.

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