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Vaccino Lombardia, Salvini: "Mi aspetto segnale di cambiamento"

22 marzo 2021 | 11.41
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Il leader della Lega: "Obiettivo è correre". Entro la settimana dovrebbe arrivare il sistema di Poste Italiane per le prenotazioni nella Regione

Matteo Salvini - (FOTOGRAMMA)
Matteo Salvini - (FOTOGRAMMA)

Correre nella somministrazione dei vaccini anti-Covid in Lombardia e in tutta Italia. "Stamattina ho sentito sia Fontana, che Moratti che Bertolaso. Mi aspetto un bel segnale di cambiamento positivo" ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando dei disservizi registrati nei sistemi informatici della Regione Lombardia sulla somministrazione dei vaccini anti-Coronavirus.

"L’obiettivo è correre. Entro la settimana" dovrebbe arrivare il sistema di Poste Italiane a gestire le prenotazioni per le vaccinazioni nella Regione, ha aggiunto, arrivando alla sede dell’Avis a Milano. "Ho sentito Bertolaso, Fontana e la Moratti. Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati, la Lombardia è quella che ha vaccinato più di tutti in Italia" ha sottolineato parlando dei problemi registrato nella Regione. "Non sono più ammesse incertezze. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia. Noi stiamo correndo per produrre i vaccini in Italia e comprarli all’estero e poi ovunque. Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata" ha aggiunto.

"Io spero che il governo Draghi abbia quell’autorevolezza che non aveva il governo Conte per farsi valere all’estero, per produrre i vaccini in Italia e per comprarli in ogni parte del mondo. Qualsiasi cosa funziona, prendiamola. Sono d’accordo sia con la Merkel che con il presidente Draghi, se non lo fa l’Europa, facciamolo noi" ha detto Salvini.

"Sono qui a donare il sangue - ha detto arrivando alla sede dell’Avis a Milano - e a invitare chi può a donare il sangue. Io sono qui a ricordare che le operazioni vanno avanti, i parti vanno avanti, gli incidenti stradali ci sono, se mancano donatori di sangue la gente muore, al di là della polemica politica". Quindi, "chi sta in buona salute e chi ha fra i 18 e i 60 anni e in questi giorni trova il tempo di andare in un ospedale a donare il sangue, salva una vita", ha aggiunto.

Infine, "spero che si possa presto tornare a vivere lo sport in presenza. E quello su cui stiamo lavorando. Il 7 aprile è la Giornata mondiale della salute. Mi piacerebbe che le città italiane che avranno una condizione sanitaria sotto controllo potessero dare ampi segnali di riapertura" ha aggiunto Salvini, lasciando la sede Avis. "Spero che con marzo e la Santa Pasqua finisca la sofferenza durata un anno. E' l’obiettivo mio e di tutti di tornare a vivere le città, ovviamente laddove la situazione è sotto controllo in zona gialla".

Infine, sul candidato sindaco del centrodestra per Milano, "le elezioni saranno in autunno, quindi fortunatamente c’è un po’ più di tempo per ragionare. Ne parliamo dopo Pasqua perché l’obiettivo è tornare alla vita dopo Pasqua. Le scelte politiche e partitiche le faremo dopo".

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