Molti filtri contro i raggi Uv nelle creme solari possono interferire con la fertilità maschile mettendola a rischio. Alcuni prodotti infatti interferiscono direttamente con gli spermatozoi, altri mimano l'effetto dell'ormone femminile progesterone inducendo dei cambiamenti. E' quanto ha stabilito uno studio dell'Università di Copenhagen e del Copenhagen University Hospital presentato al congresso di Boston della Società di Endocrinologia. I ricercatori hanno testato, dal vivo su cellule spermatiche sane, 29 dei 31 filtri Uv ammessi negli Usa e in Ue. Ebbene, 13 dei 29 filtri testati (il 45%) hanno indotto un afflusso di ioni calcio nello sperma, un processo che interferisce con la normale funzionalità degli spermatozoi.
"Questi risultati preoccupano e potrebbero spiegare, in parte, il motivo per cui infertilità inspiegata è così prevalente", ha affermato Niels Skakkebaek, autore principale dello studio al 'Science Daily'. Inoltre, 9 dei 13 filtri Uv testati, simulando l'effetto del progesterone sugli spermatozoi si comportanto come dei 'distruttori' endocrini - suggerisce lo studio - colpendo la motilità degli spermatozoi. "Il nostro lavoro suggerisce che le agenzie di regolamentazione prima dell'approvazione dei filtri Uv nelle creme abbronzanti, dovrebbero approfondire - conclude Skakkebaek - gli effetti di questi scudi solari sulla fertilità".