Roma, 12 giu. (Adnkronos Salute) - Microinfusori intelligenti che "realizzano una sorta di pancreas artificiale, ma anche infusori di ultima generazione piccoli e maneggevoli, e molecole sempre più mirate". A fare il punto sulle ultime novità della ricerca sul diabete, in vista del meeting dell'Ada 2014 (American Diabetes Association) al via da domani a San Francisco, è Marco Comaschi, past-president dell'Associazione medici diabetologi. "La tecnologia nella cura del diabete di tipo 1 ha fatto grandi passi avanti. La ricerca sui microinfusori intelligenti, capaci di leggere la glicemia e dispensare insulina ad hoc, è molto avanzata: penso che in un quinquennio avremo i primi device. Dispositivi in grado di semplificare la vita dei malati di diabete di tipo 1", spiega Comaschi all'Adnkronos Salute.
"Gli infusori di insulina oggi sul mercato, grandi come una scatola di fiammiferi, già leggono in tempo reale la glicemia, ma poi il paziente deve intervenire per modificare il dosaggio. I nuovi dispositivi 'intelligenti' bypassano questo momento". A San Francisco, dove oltre 14 mila medici e ricercatori da 117 Paesi potranno seguire nell'arco di cinque giorni oltre 3 mila presentazioni, si parlerà anche "di uno sviluppo interessante sul trapianto di isole pancreatiche. Gli ultimi risultati di questo approccio sono incoraggianti, ma si è capito che questa soluzione non sarà adatta a tutti i malati di diabete di tipo 1".
La ricerca, inoltre, punta anche alla prevenzione. "Recentemente - prosegue l'esperto - è stato pubblicato sul 'Nejm' uno studio su una proteina protettrice, capace di 'difendere' dal diabete. Ecco, questo studio può gettare le basi per nuove strategie di prevenzione". (segue)