Milano, 31 mar. (Adnkronos Salute) E' "inaccettabile porre come criterio di accesso" al fondo Nasko per le donne incinte in difficoltà economica che decidono di non abortire, "la residenza in Lombardia da almeno 5 anni". A sottolinearlo è il consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti, dopo l'audizione dell'assessore alla Famiglia Maria Cristina Cantù in Commissione Sanità del Consiglio regionale. L'obbligo di residenza da almeno 5 anni "è un requisito del tutto ideologico", commenta.
Per Borghetti va sostenuta "meglio e di più la maternità, anche attraverso una revisione dei fondi Nasko e Cresco". Ma "il criterio deve essere quello di aiutare di più chi ha più bisogno". Borghetti esprime invece apprezzamento per la valorizzazione del ruolo dei consultori pubblici per la presa in carico e l'accompagnamento delle donne che chiedono l'accesso a questi fondi. "E' inoltre importante assicurare che l'accesso ai fondi sia valutato in relazione ad altri aiuti dati a livello territoriale, in una logica di una messa a sistema della rete d'offerta dei servizi già esistenti, perché non è solo del sostegno economico di cui spesso queste donne hanno bisogno".