Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - "E' scientificamente provato che, nel trattamento di alcune patologie, il volume di attività di una struttura sanitaria", come il numero di casi trattati, "è ciò che fa la differenza. Questo riguarda il cancro, ma anche eventi come le nascite. E' facile comprendere che, quando bisogna partorire, andare in un centro che effettua meno di 500 parti l'anno equivale a mettere in pericolo la vita della mamma e del bambino. La stessa cosa riguarda le patologie oncologiche". Lo ha ricordato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, partecipando oggi a Roma alla presentazione della nuova 'Oncoguida' online con tutte le strutture per la cura del cancro, contrassegnate da un 'bollino verde' quando raggiungono lo standard per essere considerate centri ad alto volume di attività.
"I centri che hanno ottenuto il 'bollino verde' nell'Oncoguida - ha evidenziato il ministro - non sono moltissimi, ma questo non è un male: sono quelli che devono essere e mostrano la necessità di accorpare nei centri d'eccellenza le cure complesse, smentendo che ci sia bisogno di avere sempre tutto 'sotto casa'. Questo costa troppo e non garantisce cure adeguate. Occorre lasciare sul territorio altre parti della terapia e della riabilitazione. Ma è evidente che senza dati tutto questo non si può fare, e che l'Oncoguida e altri strumenti che abbiamo messo a disposizione aiutano ad andare avanti in questa direzione, che è particolarmente valida per i tumori. Tutto questo scongiura anche la prassi dell'autodiagnosi e dell'autocura: c'è un proliferare di siti che predicano cure miracolose, alternative, molto pericolose. Le guide bollinate e certificate sono un punto di riferimento importante". Il ministro auspica infine di "avviare al più presto i lavori del Patto della salute per andare avanti anche con il Piano nazionale oncologico".
