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Calcio: Mancini, col Celtic vietato sbagliare

25 febbraio 2015 | 16.16
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Il tecnico nerazzurro pronto alla sfida di San Siro dopo il 3-3 dell'andata: "Gli scozzesi non mollano mai, come hanno fatto all'andata, dobbiamo migliorare la gestione della gara. La classifica? Non è ancora da Inter, sbagliato parlare ora del terzo posto"

Roberto Mancini, allenatore Inter
Roberto Mancini, allenatore Inter

"L'Inter dovrà cercare di far le cose per bene, in una partita così meno si sbaglia e meno si rischia. Non sarà semplice anche se si parte dal 3-3 che è un piccolo vantaggio, non possiamo concedere niente, gli scozzesi non mollano mai come hanno dimostrato nella gara di andata". Non si aspetta un Celtic arrendevole dopo il 3-3 in Scozia il tecnico dell'Inter Roberto Mancini pronto al ritorno dei 16esimi di finale in programma domani sera a San Siro.

Dopo un inizio fatto di alti e bassi, le ultime prestazioni convincenti in Coppa e in campionato fanno ben sperare il tecnico nerazzurro nella consueta conferenza stampa della vigilia: "La squadra sta facendo quello che deve fare, commettere degli errori è normale, ne commetteremo ancora. Il pubblico di San Siro ha sempre avuto il suo peso nell’aiutare la squadra e da loro non mi aspetto niente di meno per spingerci fino agli ottavi -spiega l'allenatore marchigiano-. Il momento di difficoltà a Cagliari? Può capitare, soprattutto quando vieni da una partita di coppa, 8 giocatori avevano giocato a Glasgow, può capitare un po' di appannamento. Dobbiamo migliorare la gestione della gara una volta in vantaggio ma bisogna considerare che ci sono anche gli avversari, il calcio è questo".

Sugli obiettivi stagionali dei nerazzurri Mancini predica calma e chiede di fare un passo alla volta. "Se la Juve rallentasse potremmo raggiungerla -scherza Mancini-. Tre vittorie non cambiano niente se non a darci più confidenza, sono la conseguenza del lavoro fatto. La classifica non è ancora adatta all'Inter, il nostro obiettivo è crescere ulteriormente ma indicare adesso come obiettivo il terzo posto non va bene". Punto di forza dell'Inter con i suoi gol il capocannoniere della Serie A Mauro Icardi: "Icardi ha margini di miglioramento enormi per l'età che ha, è un ragazzo, a 22 anni non può sapere tutto dell'area di rigore, è un ragazzo perbene che sta lavorando bene. Venderlo in caso di una offerta irrinunciabile? Dipenderà da cosa faremo fino alla fine della stagione ma l'Inter è l'Inter".

Come portiere di Coppa, nonostante l'imminente recupero di Handanovic, Mancini conferma l'argentino Carrizo: "Handanovic ieri ha corso, non ha niente di grave e vediamo se può recuperare ma domani gioca Carrizo, è il nostro portiere per l'Europa League. Nella prima partita ha giocato Handanovic perché avevo bisogno di conoscere i giocatori -sottolinea il tecnico-. In Fa Cup col City in finale ho cambiato il portiere...non lo farò più. Carrizo è un buon portiere, ha sempre fatto bene, è giusto che abbia delle soddisfazioni".

Sulla formazione di domani Mancini dà qualche nome ai giornalisti: "Fredy, Icardi, Jesus, Santon, Medel e Palacio, poi devo vedere le condizioni degli altri. D'ambrosio e Andreolli stanno bene, non giocano da 4 settimane ma sono in grado di scendere in campo. Kovacic? Lo avevamo seguito già al City, poi è arrivato all'Inter, ha grandi qualità ma è un ragazzo giovane che deve migliorare in tante cose, stessa cosa per Icardi, sono il futuro dell'Inter". Infine su Guarin, titolare inamovibile con il 'Mancio' e al fianco del tecnico anche in conferenza stampa: "Con Fredy ho parlato l'anno scorso, lo volevo portare al Galatasaray, pensavo potesse essere utile visto che l'Inter lo stava cedendo".

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