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eCommerce, grandi opportunità per l'Italia con le vendite transfrontaliere

17 febbraio 2014 | 15.24
LETTURA: 4 minuti

eCommerce, grandi opportunità per l'Italia con le vendite transfrontaliere

Roma, 17 feb. (Ign) - Puntare al cross-border trade e all'interazione tra negozio tradizionale, mobile e on line è la nuova frontiera dell’eCommerce per le imprese e i venditori italiani. È quanto emerge dallo studio pan-europeo commissionato da eBay a Deloitte – “The Omnichannel Opportunity: A Report for eBay”, basato su un sondaggio condotto tra i 21 venditori più importanti in Europa – che ha messo in evidenza come l’eCommerce abbia grandi potenzialità in Italia sul fronte del commercio transfrontaliero, con il 15% dei residenti nell’Unione europea che nel 2013 ha perfezionato acquisti da un Paese straniero.

Se, ad oggi, solo il 4% delle vendite cross-border a livello europeo puntano sull’Italia, per contro è questo uno dei punti di forza di un mercato ancora da popolare e ben lontano dalla saturazione, con l’eCommerce che – secondo i dati comunicati a fine 2013 dall’Osservatorio NetComm e del Politecnico di Milano – cresce di anno in anno del 18% e il mobile commerce che fa segnare trend positivi e percentuali di crescita a tripla cifra: +255% tra il 2012 e il 2013.

La ricerca Deloitte, inoltre, mette in evidenza come i mercati più forti sul fronte del commercio transfrontaliero siano la Germania (27% delle vendite dall’estero), il Regno Unito (24%) e la Francia (14%). Seguono la Spagna (5%) e l’Italia. A guidare gli scambi da e con l’estero sono però Inghilterra e Germania che, secondo gli ultimi dati Deloitte, nel 2012 hanno generato 8 miliardi in termini di cross-border trade. E lo studio stima che, lo scorso anno, proprio Gran Bretagna e Germania hanno sviluppato – grazie alle vendite omnicanale – rispettivamente 9 e 7 miliardi di euro.

Secondo lo studio, inoltre, il mercato online e mobile rappresentano il 2,6% del totale di vendite in Italia, con un volume superiore agli 11 miliardi di euro (7,7mld in Spagna, 22mld in Francia), mentre il valore degli acquisti registrati nei negozi tradizionali ma perfezionati attraverso canali cosiddetti “non-store” si aggira attorno ai 35 miliardi di euro. Se si considera che quest’ultimo dato in Francia è pari a 57 miliardi, risulta evidente la potenzialità del mercato italiano.

E proprio l’omnicanalità nel commercio può divenire una reale opportunità per rispondere alla crisi delle vendite al dettaglio, tanto che – ad esempio – in Gran Bretagna e Germania, il 25% di quanti hanno portato a termine vendite online ha cercato e acquistato prodotti che non poteva trovare negli store locali.

I punti di forza del mercato italiano sono la Moda e Casa&Arredamento e in questi settori – secondo la ricerca Deloitte – le vendite attraverso i canali “non-store” nel nostro Paese generano rispettivamente 1.5 e 0.6 miliardi di euro. Mentre sempre grazie all’online, le vendite di abiti da donna tramite eBay in Gran Bretagna e la Spagna sono raddoppiate tra il 2010 e il 2012.

E sono diverse le aziende straniere che vendono in Italia dall’estero e hanno incrementato i loro fatturati eCommerce grazie a eBay. E’ il caso, ad esempio, di Mountain Warehouse che ha oltre 150 negozi di prodotti sportivi e da campeggio in Gran Bretagna, Polonia e Austria e che proprio per il successo di vendite registrato tramite eBay in Germania, Francia e Italia ha deciso di aprire in questi mercati anche negozi cosiddetti tradizionali. Secondo lo studio, infatti, la presenza di un venditore su eBay può incrementare le vendite tradizionali almeno dell’1.2%.

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