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CARTA VINI

Il bevitore consapevole: come la carta vini può supportare il palato e la conoscenza

15 luglio 2022 | 12.43
LETTURA: 4 minuti

Una carta vini più didattica è la chiave vincente per la conoscenza del mondo del vino. I benefici saranno molti, sia per il cliente che per il ristoratore.

Il bevitore consapevole: come la carta vini può supportare il palato e la conoscenza

È capitato a molti di ritrovarsi al momento della scelta del vino e non avere ben chiaro quale fosse la bottiglia giusta per l’occasione. In fondo non tutti possono essere conoscitori o appassionati degustatori e l’approccio con la carta vini può risultare talvolta più faticoso. Quella titubanza e indecisione sarebbero certamente cosa superata se la lista che viene portata al tavolo, fosse capace di comunicare al cliente ogni informazione necessaria sul vino, supportando e rendendo la decisione un momento di conoscenza e sicurezza, capace di alimentare la curiosità.

Per un paradosso di stampo sociale si ha la percezione che il cibo rispetto al vino sia qualcosa di molto più accessibile. Questo a causa di diversi fattori. Il primo è che tutti noi mangiamo e questo indipendentemente dal tipo di dieta che seguiamo. Non possiamo dire la stessa cosa del vino, ovvero non tutti bevono e non tutti sentono la necessità di accompagnare un piatto con un determinato vino.

Il secondo fattore da tenere in considerazione è quello che, nonostante cibo e vino abbiano entrambi a che fare con il nostro senso del gusto, l’interpretazione dei due non è la stessa. Sul cibo la preparazione media delle persone è molto più alta; nel nostro paese, in particolare, il cibo rappresenta qualcosa di affettivo e nella nostra testa si instaura sempre un paragone con le nostre precedenti esperienze spesso di natura familiare. Con il vino è diverso. Sebbene sia un prodotto estremamente presente e importante a livello enogastronomico, c'è minore conoscenza e questo comporta che il momento della scelta della bottiglia diventi un momento molto più “difficile”.

La carta vini come il menù è un importante punto di riferimento in un ristorante. Se per il ristoratore rappresenta uno dei principali canali di comunicazione e di vendita per il cliente è il concreto e principale approccio che ha con la proposta del locale, del servizio e dell’immagine in generale. Va da sé che in termini di comunicazione, la stesura della carta vini e il modo in cui questa si presenta è un punto fondamentale per un servizio giusto e ben fatto capace di informare e far conoscere, mantenendo il giusto equilibrio fra l’offerto e il percepito.

Come dovrebbe essere una carta vini “didattica”?

Gli aspetti da tenere in considerazione sono molti. Bisogna sempre considerare che la carta vini dovrebbe un po’ parlare la stessa lingua del locale andando a “sostituire” il servizio svolto dal personale. Ne consegue che le informazioni contenute al suo interno dovranno aiutare il cliente ad ambientarsi e capire dove e come indirizzare la propria scelta. Sarà dunque opportuno tenere ben note le principali caratteristiche che ci portano a definire il prodotto che presentiamo come la nazionalità, la regione o la regione vitivinicola, la cantina, il nome del vino, la denominazione e perché no, quando è possibile, suggerire abbinamenti con il menù e piccole indicazioni gustative di base.

Una carta vini didattica rappresenta un vantaggio per tutti

Una carta vini ben scritta, presentata e con tutte le informazioni più importanti rappresenta un grosso vantaggio sia per il cliente che per il ristoratore.

Il primo si ritroverà fra le mani uno strumento ricco di informazioni, capace di guidarlo, consigliarlo e incuriosirlo: le indicazioni lo aiuteranno a provare nuove etichette e, magari, considerare meno azzardato l’acquisto di una bottiglia che va oltre l’idea di budget prefissata. Inoltre, l’immagine del locale sarà più completa e intrigante per il cliente, grazie allo stato di tranquillità e sicurezza che si crea in una persona quando sa di trovarsi in un posto dove il servizio e l’attenzione che gli vengono rivolti appaga, giustificando quella che sarà la spesa.

Il ristoratore, invece, avrà creato, proprio grazie a quella carta, uno strumento di vendita potente e chiaro, capace di generare numerosi vantaggi. Fra i più importanti certamente ci sarà un supporto importantissimo alla vendita, grazie alla carta stessa che ridurrà i tempi di servizio e permetterà al ristoratore di concentrarsi su altri aspetti direttamente rivolti al cliente. Inoltre, avrà una maggiore rotazione a livello di magazzino, in quanto il cliente, sentendosi più sicuro, proverà nuove etichette e bottiglie.

Sono davvero molti, dunque, gli aspetti positivi che una carta didattica può regalare al ristoratore e al cliente. Dopo tutto, alla base di una buona riuscita di un servizio, chiarezza e competenza sono punti assolutamente da non sottovalutare, in quanto insieme partecipano alla costruzione della qualità.
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