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Terremoto: Errani, a 2 anni dal sisma messi in campo oltre 4 mld di euro

17 maggio 2014 | 14.55
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Errani: "Non promettiamo né facciamo miracoli ma impegno fino all'ultimo giorno"

Terremoto: Errani, a 2 anni dal sisma messi in campo oltre 4 mld di euro

"Oltre 4 miliardi di risorse messe in campo, un percorso robusto che va avanti grazie all'impegno di tutti: istituzioni, volontari e gli stessi cittadini che dal primo giorno hanno lavorato insieme per ripartire". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna e commissario delegato Vasco Errani presentando oggi a Bologna il bilancio della ricostruzione a due anni dal sisma, insieme al sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e agli assessori Patrizio Bianchi (Scuola), Carlo Lusenti (Salute), Alfredo Peri (Urbanistica) e Tiberio Rabboni (Agricoltura).

"Non abbiamo promesso e non promettiamo miracoli - ha ribadito Errani - problemi da affrontare ce ne sono ancora e li affronteremo fino all'ultimo giorno". Nello specifico, ad oggi il totale delle risorse impegnate ammonta a 4,03 miliardi, cui si sommano 726 milioni di prestiti senza interessi accesi dalle imprese per il pagamento di tributi, contributi e premi.

Dopo le due scosse principali, il 20 e il 29 maggio 2012, nelle 4 province colpite, Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia, erano 19 mila famiglie che avevano lasciato le proprie abitazioni, di cui 16 mila (per un totale di 45 mila persone coinvolte) avevano chiesto assistenza; 14 mila gli edifici residenziali danneggiati; 13 mila attività economiche danneggiate (capannoni e impianti aziende agricole, negozi) nonché 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati.

Di fatto la ricostruzione vera e propria è iniziata 14 mesi fa, con il riconoscimento del 100% del contributo (il Dpcm di febbraio 2013) ai cittadini danneggiati. Tra gli altri indicatori della ricostruzione, ci sono le 6.345 pratiche presentate per ricostruire abitazioni e imprese per un totale di 1,9 miliardi di euro, di cui 960 milioni registrati dalla piattaforma Mude (5312 abitazione) e 934 milioni registrati da Sfinge (1.033 imprese).A muoversi è una macchina che conta 110 enti pubblici coinvolti attuatori degli interventi e 1.200 i professionisti registrati da Mude con ruolo di progettista architettonico, che salgono a 2.400 se si considerano tutti quelli che a vario titolo intervengono nella costruzione, nonché 1600 imprese esecutrici di lavori che sono solo quelle in appalto diretto. Per capire le dimensioni di quanto c’è da ricostruire, basti pensare che circa 23 milioni di euro sono serviti solo per la rimozione di 595 mila tonnellate di macerie, con l’apertura di 1.764 cantieri, di cui oggi 1.562 già chiusi.

A oggi le famiglie terremotate che percepiscono un sostegno, trovandosi in soluzioni provvisorie, sono in tutto 5.831 (le cui abitazioni per l’80% con danno E, quella ciè che prevede una riparazione più complessa e con tempistiche lunghe. Si tratta del 30% di quelle inizialmente coinvolte.Il Contributo di autonoma sistemazione (Cas) è stato messo a disposizione di coloro che, in attesa della propria abitazione, hanno preferito trovare un’autonoma soluzione abitativa. Un percorso che è stato scelto dall’80% delle famiglie. Infatti, da 15 mila famiglie iniziali quella che lo utilizzano oggi sono 4.691 (l’85% delle quali ha un’abitazione con danno E), corrispondenti a 11.900 persone, il 30% degli assistiti iniziali.Quanto agli alloggi in affitto, la misura prevede che il canone di locazione sia a carico dei fondi per la ricostruzione gestiti dal Commissario.

Dalle 550 le famiglie iniziali, ora sono 320 (l’80% con danno E) con un calo di oltre il 40% quelle che ne usufruiscono.C’è ancora, però, chi vive nei Moduli abitativi prefabbricati (Map), ma dai 977 allestiti subito dopo le scosse nei comuni più danneggiati, a oggi ne risultato occupato 200 rurali e 620 urbani, per un totale di circa 2.600 persone tra campagne e città. Dei 620 nuclei familiari ancora nei Map urbani, questi, 100 usciranno entro il 2014 mentre, mentre per altre 300 famiglie, con situazioni più complesse, si prevede che lasceranno la sistemazione entro il 2015. I nuclei senza percorso certo di rientro, che non avevano cioè una sistemazione neanche prima del sisma, saranno sistemati in alloggi pubblici Acer per cui è previsto un programma di intervento di 40 milioni di euro. A questi si aggiunge il piano di acquisto di circa 175 nuovi alloggi pubblici, per cui sono disponibili 25 milioni euro di fondi regionali destinati a 17 comuni più colpiti.Ad oggi, infine, delle 5.312 domande di contributo in iter (edifici, comprensivi di abitazioni e locali a uso produttivo e commerciale), 2.986 sono le ordinanze di pagamento per 440 milioni di euro di contributi concessi. Le prenotazioni per accedere al contributo sono invece 7.305. In tutto si tratta di 12.617 edifici che rappresentano il 90% dei danneggiati. I cantieri già ultimati sono 1.572, pari ad oltre il 50% delle domande finanziate.

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