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Turchia: assalto contro cena di Ramadan, era organizzata da Usa

16 luglio 2014 | 13.19
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Una protesta nel sud-est contro il presunto sostegno americano a Israele e ai suoi raid a Gaza. Coinvolti sindacati, gruppi islamici e anche il partito islamico al governo, Akp.

Turchia: assalto contro cena di Ramadan, era organizzata da Usa

Un gruppo di circa 300 manifestanti ha preso d'assalto ieri sera alcune tende allestite nel centro di Diyarbakir, nel sud-est della Turchia, per la cerimonia dell'iftar, la cena che ogni sera di Ramadan interrompe il digiuno rituale. A indispettire i manifestanti è stato il fatto che la cerimonia fosse sponsorizzata dal consolato statunitense ad Adana e la folla ha quindi voluto esprimere il suo risentimento per gli Usa a causa del loro presunto sostegno a Israele e ai suoi raid contro i palestinesi di Gaza.

Alla cena di iftar, che era organizzata congiuntamente dalla municipalità di Sur e dal consolato Usa, era prevista anche la presenza del console John Espinoza. Alcune ore prima dell'inizio, 72 organizzazioni della società civile, tra le quali sindacati e gruppi islamici, hanno diffuso un comunicato congiunto nel quale si chiedeva di impedire lo svolgimento della cena. Secondo l'agenzia Cihan, hanno aderito all'appello anche alcuni esponenti locali del partito di governo, l'islamico Giustizia e Sviluppo (Akp). Sempre la Cihan sostiene che la polizia abbia ignorato l'appello e non abbia potenziato la sicurezza intorno alle tende.

Così i manifestanti non hanno avuto difficoltà a devastare il luogo dell'iftar, dove in poco tempo le tende sono state distrutte, i tavoli e le sedie sono stati fatti a pezzi, il cibo versato per terra. Gli agenti sono intervenuti solo quando alcuni civili hanno cercato di fermare la furia dei manifestanti e ne è scaturita una rissa, che ha fatto almeno cinque feriti. Solo a quel punto la folla è stata dispersa con lacrimogeni. Per il console Espinoza, l'incidente è stato provocato da "hooligan e saccheggiatori" che non rappresentano la popolazione di Diyarbakir. "Non permetteremo - ha detto in una conferenza stampa - che le profonde relazioni tra Turchia e Usa siano compromesse da gruppi di saccheggiatori e vigliacchi infantili".

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