(Aki) - Sono 14 le persone arrestate dalle forze della sicurezza egiziana per gli scontri tribali in corso da venerdì ad Assuan, nel sud del Paese, costati la vita ad almeno 25 persone. Lo riferisce il sito del quotidiano al-Ahram, annunciando che una delegazione di al-Azhar, la massima istituzione dell'Islam sunnita, si è recata nella zona per cercare di tenere a freno le violenze. Sabato si erano recati ad Assuan il primo ministro Ibrahim Mahlab e il ministro degli Interni Mohamed Ibrahimi per cercare di mediare una tregua.
A confrontarsi sono stati i membri del clan arabo dei Bani Helal e gli appartenti alla tribu' nubiana di Daboudiya. All'origine della faida ci sarebbero le molestie subite da una ragazza e alcune scritte offensive apparse sul muro di una scuola. Non e' chiaro pero' quale tra le due fazioni abbia iniziato per prima gli scontri. Le due parti si sono scambiate colpi d'arma da fuoco e bombe molotov, mentre varie case e negozi sono stati dati alle fiamme prima che la polizia e l'esercito riuscissero a placare le violenze. Gli scontri sono ripresi ieri portando all'uccisione di altre due persone, per un totale di 25 vittime. La maggior parte dei morti si reistra tra i membri del clan Bani Helal.
