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Alfano: "Berlusconi irriconoscibile. Mai così distanti dalla violenza di Forza Italia"

16 febbraio 2014 | 17.23
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Alfano:

Roma, 16 feb. - (Adnkronos/Ign) - "In Sardegna ho visto un Berlusconi per la prima volta irriconoscibile ai miei occhi per rabbia, rancore e violenza nelle parole". Così il leader di Ncd Angelino Alfano, nel corso dell'intervento dal palco della convention con i suoi amministratori locali, replica a muso duro al Cavaliere che ha definito i parlamentari del nuovo centrodestra degli inutili idioti della sinistra.

"La verità è che in questi ultimi anni - continua Alfano rispedendo al mittente l''insulto' - Berlusconi si è circondato da troppi inutili idioti. Inutili idioti che hanno mandato in frantumi la rivoluzione e il sogno liberale dello stesso Berlusconi". E insiste: "a forza di calci e insulti" il leader di Forza Italia ha ridotto il partito "dal 38 al 22% attuali. Se vuole continuare così, faccia pure". Comunque, fa osservare Alfano, di fronte a "tutti questi insulti e a questa violenza, non ci siamo mai sentiti così distanti da Forza Italia e Berlusconi".

Alfano punta il dito anche contro il passato dell'ex premier e domanda: "Perché avete perso e non avete vinto in questi vent'anni? Fi riconosca che in questi vent'anni di errori ne sono stati fatti e la smettano di prendersela con noi insultandoci"

A conclusione, dice ancora il leader Ncd, "dopo quello che abbiamo sentito in Sardegna, immaginarci una coalizione con Forza Italia è diventata una situazione molto complessa". Rivendica inoltre il "ruolo decisivo" del suo partito nella trattativa per la formazione di un governo Renzi: "Noi siamo semplicemente decisivi. Se diciamo no al governo, il governo non nasce. Lo dico con grande soddisfazione per rispondere a chi voleva asfaltarci" e quindi "il messaggio che voglio dare è ciao, noi siamo decisivi!". Noi, sottolinea ancora, "ci stiamo giocando il futuro dell'Italia. In gioco c'è il nostro Paese. Noi ci stiamo giocando tutto...".

Poi stilettata e un avviso per Renzi: "Siamo contrari alla rottamazione" e il segretario del Pd "si guardi alla sua sinistra. I freni possono arrivare solo da lì. Da noi invece può arrivare solo un'accelerazone su riforme, fisco, lavoro e giustizia". Quel che Alfano evidenzia è che "non si vuole perdere tempo" ma "solo ottenere di scrivere il programma insieme. Se il programma si scrive come diciamo noi, siamo pronti a far parte di un governo rivoluzionario e riformatore". L'ex vicepremier ribadisce così la necessità di stringere con Renzi un patto scritto alla tedesca che indichi programma, tempi e modi.

Nel corso del suo intervento, Alfano ha anche spiegato il suo 'no' al voto anticipato, perché "andare ora al voto con la legge vigente significa ritrovarci a fare esattamene le larghe intese. In pratica va a finire che facciamo la stessa scelta di oggi". Ha, inoltre, ringraziato "calorosamente" Enrico Letta per il suo lavoro con un lungo applauso partito dalla platea tanto che da far scattare una battuta: "Ora però fermate l'applauso, altrimenti i giornalisti dicono che il governo Letta ha ottenuto l'applauso più caloroso da quelli del Nuovo centodestra rispetto a quelli del vecchio centrosinistra...".

E mentre Gaetano Quagliariello puntualizza su twitter, "gli idioti non sono stati inutili, sono stati dannosi!", parte immediata la controreplica degli esponenti azzurri. ''Sono stupefatta e lasciatemi dire anche disgustata", dichiara Michaela Biancofiore, Alfano "sta tirando fuori la sua vera essenza, i suoi veri sentimenti di livore, rancore e ingratitudine nei confronti di tutti e in particolare di Silvio Berlusconi già manifestati all'epoca delle primarie, salvo poi fare velocemente marcia indietro per opportunismo e convenienza''. Poi a Renzi dice: "Lasci Alfano e faccia grosse koalition con Forza Italia".

Deborah Bergamini fa osservare che Alfano "per molti anni ha ricoperto incarichi di primo piano grazie a Berlusconi" e che non c'è da parte del Cav "rabbia e rancore", casomai " forte amarezza" per la sua "responsabilità politica" nell'aver indebolito "con la scissione e la costruzione di Ncd, il popolo del centrodestra italiano, aprendo la porta a provvedimenti che vanno a colpire proprio quel popolo: ne cito due per brevità, il ritorno dell'Imu e l'aumento dell'Iva". Gianfranco Rotondi, invece, dice: "Ad Alfano stupito dalla rabbia di Berlusconi giro una antica battuta di Montanelli: 'Di certi politici non è grave che tradiscano, ma che pretendono di averne riconosciuto il diritto nel contratto'".

Chiede "un minimo di decenza" Giancarlo Galan. ''Oggi, dopo aver spudoratamente pugnalato e tradito chi gli ha dato tutto, il segretario di Ncd ridotto ai margini delle idee politiche nazionali, tenta di salvarsi la poltrona in questo modo? Non c'è limite al peggio", commenta Galan.

Alfano? Scrive su twitter Daniele Capezzone, "di lui si occuperà lo sbarramento. Il resto è un misto di inaffidabilità personale, attitudine al tradimento, assenza di idee".

Quando parla di inutili idioti intorno a Silvio Berlusconi, "Alfano dovrebbe guardarsi mentre lo dice, perché qualche responsabilità ce l'ha avuta nel Pdl, come segretario", dichiara Giovanni Toti, ospite di 'In mezz'ora' di Lucia Annunziata.

Per Licia Ronzulli, infine, "l'insuccesso gli ha dato alla testa. L'idea di perdere la poltrona lo fa sragionare ma neppure quando inveisce Alfano riesce a sembrare credibile".

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