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Alfano 'incassa' il no di Sel a Renzi, si tratta sulla squadra Ncd nel governo

14 febbraio 2014 | 21.38
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Alfano 'incassa' il no di Sel a Renzi, si tratta sulla squadra Ncd nel governo

Ore di contatti e incontri tra esponenti di Ncd e renziani per la formazione del nuovo governo. ''Si parte con la stessa maggioranza che ha sostenuto l'esecutivo Letta, ma va rafforzata e innovata'', fa notare un esponente vicino al segretario Dem. Il partito di Angelino Alfano incassa con soddisfazione il no al governo Renzi da parte di Vendola, certificato da Loredana De Petris al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato.

Disegnato il perimetro, resta il nodo della squadra Ncd nell'esecutivo. In queste ore circolano varie indiscrezioni, sulla composizione della delegazione di Ncd. Secondo l'opzione minimale, al partito di Angelino Alfano toccherebbero due ministri: dovrebbero essere confermati Beatrice Lorenzin alla Salute e Maurizio Lupi ai Trasporti.

Difficilmente Alfano riuscirà a tenersi il Viminale, promesso da Renzi a uno dei suoi fedelissimi. Resta aperta la questione del vicepremierato. Secondo alcune voci i renziani sarebbero tornati alla carica per offrire all'ex delfino del Cav la casella di vicepremier, ma senza deleghe.

La trattativa, raccontano, sarebbe tutt'ora in corso. Il ruolo di Alfano nel Renzi 1 è legato a un altro problema: una volta caduto Letta, chi guiderà Ncd fino alla Costituente di marzo? Attualmente Alfano ricopre la carica di presidente dell'Associazione Nuovo Centrodestra, cui spetta anche la rappresentanza legale. E se dovesse restare a palazzo Chigi, il ruolo di reggente potrebbe essere affidato a Gaetano Quagliariello. Ma su questo punto, raccontano, ci sarebbe un dibattito in corso.

Giovedì sera, alla riunione dei gruppi parlamentari, prima della conferenza stampa di Alfano a palazzo Santa Chiara, sarebbero emerse delle divisioni sulla guida di Ncd. Tra gli sponsor di Quagliariello, il senatore Paolo Naccarato, che avrebbe posto il problema di garantire una reggenza del partito, seppur transitoria, a tempo pieno e con pieni poteri fino alla Costituente di marzo.

A quel punto Schifani avrebbe preso la parola facendo notare come non vi fosse questa necessità impellente, rinviando tutto all'Assemblea del prossimo mese. Il nodo dovrà essere sciolto prima della formazione del Renzi 1 e, in mancanza di un compromesso, si prevedono forti malumori tra le fila del gruppo di Ncd a palazzo Madama. Tornano infatti a farsi sentire i rumors su possibili addii al partito, soprattutto al Senato.

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