(Aki) - Resta alta la tensione a Ghardaia, in Algeria, teatro di scontri tra la comunita' araba (Chaamba) e la minoranza berbera dei mozabiti. Le ultime violenze hanno fatto tre morti e decine di feriti. Decine di case e negozi sono stati dati alle fiamme. Ieri, si legge sul giornale El Watan, il premier ad interim Youcef Yousfi si e' recato a Ghardaia e ha rinnovato la promessa che il governo fara' tutto il possibile per riportare la ''sicurezza'' nella regione. Ma la sua visita, scrive il giornale, ''non ha riportato la calma'' e gli scontri continuano.
Il ministro dell'Interno, Tayeb Belaiz, ha annunciato l'arrivo in citta' di ''rinforzi'' della polizia e dell'esercito e ha chiesto l'apertura di ''un'inchiesta per individuare i responsabili della morte dei tre giovani'', uccisi sabato notte nel quartiere di El Hadj Messaoud.
I primi scontri a Ghardaia tra la comunita' araba e berbera sono esplosi lo scorso dicembre. Dopo settimane di violenze, con un bilancio di cinque morti tra la comunita' dei mozabiti, era stato raggiunto un accordo per una tregua. Ma la situazione e' di nuovo precipitata la scorsa settimana.