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Alitalia, 7mila lavoratori in standby tra cig e solidarietà

12 giugno 2014 | 13.15
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Sono, secondo i dati raccolti dall’Adnkronos, gli effetti degli accordi che si sono succeduti dal 2008, anno della privatizzazione. In 4 anni la spesa è stata di 370 milioni di europiù la quota dell’Inps. Del Torchio prima dell’incontro con i sindacati per la presentazione del piano industriale di Etihad: “Oggi non partono procedure licenziamento”

(Foto Infophoto)
(Foto Infophoto)

Quasi 7 mila lavoratori tra ‘vecchia’ e nuova Alitalia sono interessati da cassa integrazione a rotazione, cig a zero ore, contratti di solidarietà e mobilità. Sono, secondo i dati raccolti dall’Adnkronos, gli effetti degli accordi che si sono succeduti dal 2008, anno della privatizzazione, che ha lasciato a terra 7.500 lavoratori (prima con la cassa integrazione a zero ore e successivamente con la mobilità nell’arco di 7 anni), all’ultimo sottoscritto il 14 febbraio scorso dai sindacati e dall’amministratore delegato della compagnia, Gabriele Del Torchio.

Per finanziare la cassa integrazione, dal 2009 al 2013, secondo stime sindacali, il Fondo straordinario del Trasporto aereo ha erogato una cifra che si attesta intorno ai 370 milioni di euro (una media di 75 milioni di euro l’anno). Cifra alla quale si aggiunge la quota versata dall’Inps. Il fondo del trasporto aereo viene finanziato con un contributo versato da aziende e lavoratori di 0,50 euro ai quali si aggiungono i 3 euro dei passeggeri che transitano negli aeroporti italiani.

Della ‘vecchia’ Alitalia si calcola che siano tra i 3.500 e i 4.000 i lavoratori in regime di mobilità, che scade nel 2015, avendo esaurito la copertura della cassa integrazione nel 2012. Invece, sono circa 3.000 i lavoratori di Alitalia Cai che, attualmente, sono interessati dal ricorso ad ammortizzatori sociali tra cassa integrazione a rotazione e contratti di solidarietà, a seguito dei diversi accordi sottoscritti dopo il decollo di Cai, avvenuto nel gennaio del 2009, fino all’ultima intesa del 15 febbraio scorso.

Nel dettaglio, sono 1.437 esuberi tra lavoratori di terra (full time equivalent) gestiti con la cig a rotazione su una platea complessiva di 4.500 addetti, secondo quanto previsto dall’accordo sottoscritto a metà febbraio. A questi si aggiungono 575 lavoratori in cig a zero ore per quattro anni, sulla base dell’accordo del marzo 2011. Inoltre, sono 801 i naviganti, tra piloti (280) e assistenti di volo (521), in regime di solidarietà ai quali si aggiungono 125 dipendenti in cig a zero ore, da marzo 2011. Va detto che sia l’accordo dello scorso febbraio che quello del 2011 prevedevano un rientro in azienda dei lavoratori in cig a zero ore. Un altro accordo del dicembre 2012 prevede la cassa integrazione a zero, su ore per 28 piloti e 180 assistenti di volo, su base volontaria.

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