''Qualsiasi alleanza sarà valutata sul piano industriale e il piano non potrà che essere basato sul rilancio e lo sviluppo''. Dopo la lettera di intenti di Etihad, arrivata martedì dopo settimane di annunci, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, risponde a un'interrogazione sugli sviluppi della trattativa tra Alitalia e la compagnia del Golfo, nel corso del question time alla Camera. Il nuovo piano, ha puntualizzato, dovra' fare dell'Alitalia ''non una compagnia regionale ma una grande compagnia internazionale''. E ''quando sarà presentato, il piano sarà valutato sotto questo aspetto''.
Sulle condizioni poste dagli emiri, a cominciare dalla richiesta di nuovi esuberi di personale, Lupi non fornisci ulteriori elementi. ''Noi siamo informati sul piano concordato dall'amministratore delegato Del Torchio e le organizzazioni sindacali''.
Come ha spiegato il ministro, il Governo è informato del piano, presentato dall'ad della compagnia, che prevede interventi sul costo del lavoro per 128 milioni di euro e 1900 esuberi gestiti con contratti di solidarietà e cassa integrazione a rotazione. Inoltre, sulla situazione economico-finanziaria della compagnia, il cda ha confermato, per i primi tre mesi, un andamento ''in linea con le previsioni per il 2014''.
Quanto poi a un'altra condizione che porrebbe Etihad, cioè il collegamento dell'alta velocità con i principali hub del Paese, Lupi ha fatto osservare che questo intervento ''è imposto dal buon senso'' e una politica infrastrutturale non puo' prescinderne. ''Purtroppo pero' - ha sottolineato il ministro - e il nuovo piano nazionale degli aeroporti prevede l'impegno a realizzarli''.
