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Allarme terrorismo, linea dura di Londra: "Passaporti ritirati ai sospetti jihadisti"

01 settembre 2014 | 18.55
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Cameron annuncia nuove misure: "Abbiamo bisogno di un approccio severo, intelligente, paziente e complessivo per sconfiggere la minaccia alla radice". Si ritiene che siano 500 i cittadini britannici partiti per unirsi all'Is che combatte in Siria ed in Iraq. Innalzato il livello di allerta da 'sostanziale' a 'grave'

(Xinhua)
(Xinhua)

La polizia britannica avrà nuovi poteri per ritirare i passaporti a sospetti jihadisti e impedire ai terroristi di fare ritorno in Gran Bretagna. E' quanto ha detto David Cameron annunciando nuove misure per combattere il fenomeno dei jihadisti britannici definendo "orribile" che cittadini britannici "abbiano dichiarato la loro alleanza" allo Stato Islamico.

Il governo sta cercando di adottare misure "specifiche e discrezionali" che permettano di impedire ai sospetti di rientrare in Gran Bretagna. Le nuove misure aumenteranno anche il controllo che si fa sui sospetti terroristi in territorio nazionale. Cameron ha parlato ai Comuni dopo che, venerdì scorso, il livello di allarme terrorismo è stato innalzato da 'sostanziale' a 'grave', in relazione al rischio di attacchi da parte di jihadisti dell'Is rientrati in Europa.

Cameron ha precisato che sarà la polizia di frontiera a ricevere poteri temporanei a ritirare il passaporto dei sospetti jihadisti. "Abbiamo bisogno di un approccio severo, intelligente, paziente e complessivo per sconfiggere la minaccia terroristica alla radice", ha aggiunto il premier britannico spiegando che le misure anti-terrorismo sono "mirate" a rispondere alle ultime minacce.

Si ritiene che siano 500 i cittadini britannici partiti per unirsi all'Is che combatte in Siria ed in Iraq. Per evitare a questi jihadisti britannici di far ritorno in Gran Bretagna il governo sta studiando l'introduzione di misure discrezionali che permettano di vietare loro l'ingresso nel paese. Misure, ha spiegato Cameron, che coinvolgono anche le compagnie aeree che saranno costrette a rispettare le no-fly list governative e a nuove procedure di controllo.

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