In Italia le corse dei levrieri e dei cani in generale sono oggi illegali, dopo che l'ultimo cinodromo legato alle scommesse, quello di Roma, ha chiuso i battenti nel 2002. Ma non è così altrove: in Europa, l'industria delle corse è strutturata in due potenti organizzazioni, l'Igb in Irlanda e il Gbgb in Gran Bretagna, e ha interessi economici per miliardi di euro.
Nella sola Irlanda nel 2011, il racing ha generato 500 milioni di euro per il Tesoro e dà lavoro a circa 11.000 persone. Ma accanto ai guadagni ci sono le vittime: 20mila i greyhound soppressi in un anno solo Irlanda e Gran Bretagna e solo nel giro delle corse. La denuncia arriva dalla Pet Levrieri Onlus. Secondo l'associazione, ogni anno sono 70.000 i levrieri (galgo, greyhound e lurcher) uccisi in Irlanda, Regno Unito e Spagna, dopo essere stati utilizzati nelle corse o nella caccia a vista.
Sul banco degli imputati il "greyhound racing" e il sistema finalizzato a produrre profitto attraverso le scommesse sulle corse dei cani. Un'industria che "indirettamente riceve anche i fondi dell'Unione europea perché in Irlanda ricade nel dipartimento dell'Agricoltura e i levrieri vengono classificati come 'beni agricoli'", spiega all'Adnkronos Stefania Traini, presidente di Pet Levrieri. (segue)