I carabinieri hanno fermato due fratelli: uno avrebbe ferito a morte l'operaio 29enne, l'altro è accusato di tentato omicidio nei confronti di due persone che erano in compagnia della vittima
Ci sarebbe un futile motivo, forse una semplice spallata, considerata come un gesto irrispettoso, all'origine dell'accoltellamento dell'operaio albanese P.M., 29 anni, morto l'altra notte all'ospedale di Arezzo. Sarebbe questo il movente emerso durante le indagini condotte dai carabinieri sulla lite scoppiata fuori da una discoteca aretina.
Nella tarda serata di ieri i carabinieri hanno sottoposto a fermo due fratelli romeni, B. e L.I., 25 e 30 anni. B.I. è accusato di essere l'autore dell'accoltellamento mortale di P.M.. L.I. è accusato di tentato omicidio nei confronti dei due albanesi che erano in compagnia con la vittima.