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Iran sospende pellegrinaggio alla Mecca: "Sicurezza non garantita"

05 gennaio 2016 | 08.51
LETTURA: 3 minuti

La decisione nel mezzo della crisi con Riad dopo l'esecuzione di al-Nimr

Una manifestazione contro l'esecuzione di al-Nimr (Afp) - AFP
Una manifestazione contro l'esecuzione di al-Nimr (Afp) - AFP

Il governo iraniano ha "ufficialmente sospeso" l'Umrah, ovvero il 'pellegrinaggio minore' alla Mecca che si può eseguire in ogni periodo dell'anno ad eccezione del mese di Ramadan. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Teheran il portavoce dell'esecutivo, Mohammad Bagher Nobakht, precisando che la decisione resterà in vigore "finché non saranno garantite condizioni di sicurezza per i pellegrini".

Nobakht ha quindi sottolineato che lo stop ai fedeli è dovuto anche alla lentezza dell'inchiesta da parte delle autorità saudite sulla morte di almeno 1.500 pellegrini, tra i quali almeno 450 iraniani, lo scorso 24 settembre a Mina durante l'Hajj, il 'pellegrinaggio maggiore'.

La mossa arriva nel mezzo della crisi tra la Repubblica Islamica e il regno del Golfo sulla scia dell'esecuzione del leader sciita Nimr al-Nimr, giustiziato tre giorni fa dalle autorità saudite insieme ad altre 46 persone. L'uccisione del religioso ha scatenato una crisi nei rapporti tra i due Paesi, con Riad che ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche a seguito dell'assalto contro la sua ambasciata a Teheran.

L'ambasciatore saudita presso le Nazioni Unite, Abdallah Al-Mouallimi, ha detto che l'Arabia Saudita riprenderà i rapporti con l'Iran quando Teheran smetterà di interferire negli affari degli altri Paesi, promettendo che Riad continuerà a lavorare ''molto duramente'' per sostenere la pace in Siria e nello Yemen. ''L'Iran deve smetterla di interferire negli affari interni di altri Paesi, compreso il nostro - ha detto il diplomatico - Se lo fanno, noi ovviamente avremo rapporti normali con l'Iran. Non siamo naturalmente nemici dell'Iran''.

Consiglio sicurezza Onu condanna attacchi ambasciata in Iran - Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con forza l'attacco sferrato contro l'ambasciata di Riad a Teheran e contro il suo consolato a Mashhad dopo l'esecuzione, da parte delle autorità saudite, di 47 detenuti. In un comunicato i 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu chiedono all'Iran di proteggere il personale diplomatico, evitando riferimenti all'esecuzione di al-Nimr.

''I membri del Consiglio di sicurezza condannano nei termini più forti gli attacchi contro l'ambasciata del Regno dell'Arabia Saudita a Teheran e contro il suo consolato generale a Mashhad nella Repubblica islamica dell'Iran'', recita il comunicato. Esprimendo ''profonda preoccupazione'' per gli attacchi, il consiglio ha ''chiesto alle autorità iraniane di proteggere i beni consolari e diplomatici, oltre al personale, e di rispettare i loro obblighi internazionali a riguardo''. Inoltre le parti vengono invitate a ''mantenere il dialogo e a ridurre le tensioni nella regione''.

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