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Bankitalia: -20% di prelievi in contante, su le carte e il contactless, soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno

14 luglio 2021 | 13.12
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Bankitalia ha pubblicato: L'impatto della pandemia sull'uso degli strumenti di pagamento in Italia. Il lavoro valuta l'impatto della pandemia di Covid-19 sull'utilizzo degli strumenti di pagamento al dettaglio in Italia.

 - Da Bankitalia
- Da Bankitalia

Dopo un breve quadro d'assieme sulle tendenze prevalenti prima della diffusione dell'epidemia, nel documento “viene analizzata la dinamica dei principali indicatori sulle abitudini di pagamento durante le due ondate di contagi che hanno interessato il Paese”. I principali risultati mostrano “che gli effetti osservati durante la prima ondata di infezioni sono in larga parte proseguiti anche nella restante parte del 2020 con un maggior utilizzo delle carte al punto vendita fisico (rispetto al contante) e degli strumenti di pagamento che favoriscono il distanziamento fisico. In particolare, l’emergenza sanitaria e le misure governative per contenere la diffusione dell’epidemia hanno indotto un più intenso utilizzo degli strumenti elettronici (bonifici, addebiti diretti carte di debito e credito) rispetto a quelli tradizionali (contante, incassi commerciali e assegni). La tecnologia contactless e, più in generale, le carte di pagamento hanno registrato una forte espansione al Centro e nel Mezzogiorno, dove era presente un gap di utilizzo rispetto al Nord prima della pandemia; al Sud, in particolare, è aumentata la propensione all’utilizzo delle carte rispetto al contante. L’incidenza degli acquisti online, invece, è cresciuta di più al Nord, che partiva da una situazione di ecosistema digitale più evoluto ed è stato interessato da restrizioni maggiori”.

Nello specifico, si evince un generale aumento della diffusione delle tecnologie di pagamento innovative. “La quota di transazioni online sul totale con carta è passata dal 25 per cento registrato poco prima del lockdown a oltre il 40 per cento nel mese di aprile 2020. Nei negozi fisici è cresciuta la quota in valore di operazioni con carta contactless, che a maggio 2020 superava il 55 per cento del valore totale speso con carta (considerando quelle abilitate al contactless) rispetto al 35 per cento di gennaio; è aumentata soprattutto la componente di operazioni dove non è previsto il PIN o la firma cartacea”. Una tendenza che è proseguita nel corso dell’anno, tenuto conto dei nuovi provvedimenti restrittivi per fronteggiare la seconda ondata pandemica: “nell’ultimo trimestre 2020, la quota di transazioni e-commerce e contactless (inclusi i pagamenti mobile) ha superato in media rispettivamente il 30 e il 60 per cento degli acquisti totali con carta, a fronte del 22 e del 33 per cento registrati nello stesso periodo del 2019”.

Per quanto riguarda il contante? “Diminuisce il ricorso al contante nei pagamenti: nel primo semestre 2020, che comprende il periodo di lockdown, i prelievi da ATM sono diminuiti in volume di oltre il 20 per cento su base annua, rispetto al -0,4 per cento dei pagamenti su POS. Nel secondo semestre 2020, che include sia la fase intermedia sia lo scoppio della seconda ondata, vi è un miglioramento dei trend complessivi ma si conferma la contrazione accentuata dei prelievi da ATM, calati del 15,1 per cento su base annua, rispetto ai pagamenti su POS fisici, che invece sono aumentati del 6,6 per cento, sospinti anche dai programmi di incentivo nell’ultimo mese dell’anno”.

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