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Battista: "Codice Equality pone falsi problemi e scatena altre micro guerre nella società"

30 novembre 2021 | 13.21
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locandina dello spettacolo di Maurizio Battista che si sofferma proprio sugli elementi divisi di questo tempo
locandina dello spettacolo di Maurizio Battista che si sofferma proprio sugli elementi divisi di questo tempo

"Il codice equality dell'Unione Europea pone falsi problemi e scatenerà solo altre micro-guerre, mentre già il nostro sistema sociale e televisivo non fa che alimentarne di nuove ogni giorno con l'effetto di contribuire seriamente a creare una società conflittuale, esasperata e di certo non pacifica. E' un tema importante. Non c'è solo il virus Covid 19 da contrastare. C'è un altro virus molto grave e ancora più difficile da eliminare: siamo noi, noi esseri umani". A parlare così con l'Adnkronos è il comico e conduttore televisivo Maurizio Battista da sempre attento osservatore della società in generale e, ancora di più adesso, di quello che "si sta consegnando ai giovani di oggi e alle generazioni future, se si continuano a proporre format e regole che dividono. Il fattore emulazioni è una realtà. E quello che oggi viviamo è proprio lo specchio di quello che abbiamo mandato in onda e proposto negli ultimi anni, senza contare che chi si mette a scrivere simili raccomandazioni in Europa non ha davvero niente da fare nella vita".

Non a caso proprio questo tema è il fulcro del suo prossimo spettacolo al Teatro Olimpico di Roma, 'Tutti contro tutti'. "Staremo lì' dal 14 dicembre al 25 gennaio proprio per portare alla luce l'impatto costante di pensieri che portano malessere, di serie televisive e programmi che non fanno che parlare di omicidi, violenze e ogni altra bruttezza o dramma per fare share. Saremo lì per un mese e mezzo per portare alla luce con la serietà che c'è nella mia ironia comportamenti e scelte che, come questo nuovo Codice Equality Ue, invece di rasserenare gli animi li incattiviscono. Toccano, inutilmente e incomprensibilmente, le fondamenta dei nostri costumi esacerbando gli animi".

"Se accade che una giornalista viene molestata fuori lo stadio mentre fa le interviste post partita - dice Battista in riferimento alla pacca sul fondoschiena subita da Greta Beccaglia - si trova subito il colpevole che deve risponderne con tutti i crismi di legge. Non serve parlarne per giorni ovunque. Anzi, fare questo non farà che alimentare altri comportamenti simili. Non lo dico io. E' una realtà. Basta osservare. Serve una società che chiacchiera meno e rispetta le regole. Nè servono codici Ue che raccomandano di non usare più la parola Natale. Una follia. O, persino, di non usare alcuni nomi, come Giuseppe e Maria o frasi come Ladies and Gentleman. Stiamo esagerando davvero. Ognuno ha la religione che vuole e manifesta il proprio credo. In Europa il mondo è a maggioranza cattolica e spontaneamente dice 'buon natale'. In altri paesi faranno gli auguri secondo le loro tradizioni. Qual è il problema? Siamo tutti liberi di essere fin tanto che rispettiamo gli altri. Il problema nasce di continuo quando si fa di tutto, attraverso mezzi come la televisione, la rete e i social, per alimentare pensieri divisivi e parlare senza sosta di omicidi, assassini e violenze. Insomma 'Tutti contro tutti'".

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