Il numero uno dell'Eurotower, dopo aver sottolineato che la ripresa "è debole, modesta, fragile e diseguale", ribadisce di non vedere "rischi di deflazione, ma di una inflazione troppo debole e troppo a lungo"
"La ripresa dell'Eurozona è debole, modesta, fragile e diseguale ma non siamo in recessione". Lo ha sottolineato il presidente della Bce Mario Draghi in un'intervista all'emittente francese Europe1, ribadendo di "non vedere rischi di deflazione, ma di una inflazione troppo debole e troppo a lungo".
Draghi sottolinea poi come "il più grande nemico dell'Europa è la disoccupazione" frutto anche di "una diffusa mancanza di fiducia futuro, di una mancanza di fiducia tra gli Stati membri", contro la quale "tutti dobbiamo combattere". E "la migliore risposta alla mancanza di speranza per milioni di disoccupati - ha aggiunto - è realizzare le riforme strutturali, fare le politiche giuste" e a quel punto "la politica monetaria farà il suo lavoro". Perché, ha concluso, "la politica monetaria non può da sola produrre crescita, servono altri componenti" soprattutto le "riforme strutturali".