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Lavoro: boom maggiordomi, richieste aumentano del 20% in Italia

01 giugno 2015 | 17.50
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Ad assumere non solo gli alberghi di lusso, ma anche i privati

Lavoro: boom maggiordomi, richieste aumentano del 20% in Italia

Non è più un personaggio di Downton Abbey e neppure l'assassino in un classico giallo inglese: in Italia il maggiordomo è una figura professionale richiesta, un mestiere in crescita e un'opportunità per chi ha perso il lavoro. Corsi di formazione ad hoc, organizzati dall'Associazione Italiana Maggiordomi, poi l'impiego non solo negli alberghi di lusso, ma soprattutto in case private: stipendio base 1500 euro al mese, ma maggiori sono le competenze, più alto è il compenso richiesto.

In Italia i numeri stanno crescendo: "Dall'inizio del 2015 - dice all'Adnkronos Paola Diana, fondatrice e amministratore del sito Nanny & Butler, agenzia internazionale di tate e governanti di altro profilo - la richiesta di maggiordomi è aumentata del 20% sul mercato italiano e del 60% sul mercato svizzero, costituito in buona parte da italiani che si sono trasferiti. Le famiglie che fanno richiesta in Svizzera appartengono all'imprenditoria e alla finanza".

La figura professionale del maggiordomo è richiesta soprattutto in Lombardia, Piemonte e Veneto. In Lombardia Formawork, società per la formazione professionale, organizza corsi specializzati, in collaborazione con l'Associazione Italiana Maggiordomi: attiva da 6 anni, con sede ufficiale a Milano, ma presente anche in altre città d'Italia, l'Aim forma i maggiordomi e li segue fino al collocamento. "Quest'anno siamo già al quinto corso - commenta Elisa dal Bosco, presidente dell'associazione - la tendenza è in crescita rispetto allo scorso anno". Al momento i corsi attivi sono due, entrambi dedicati agli under 29: unico requisito obbligatorio è una buona conoscenza della lingua italiana, l'inglese è tra i requisiti preferenziali.

Ma per diventare maggiordomo non c'è un limite di età. Fino ai 60 anni chiunque può mettersi in gioco e intraprendere una nuova carriera, come racconta Annalisa Falcone, docente dei corsi professionali: "Sono maggiordomo da 8 anni. Sono laureata in Lettere con indirizzo artistico e non avevo mai pensato a questa opportunità fino a quando non sono rimasta vedova. Grazie alla mia laurea ora sono specializzata in cura delle opere d'arte, ma anche manutenzione dell'argento e dei gioielli. Ho tenuto dei corsi al Fai per spiegare come prendersi cura degli oggetti di valore".

Il manager della casa: è questa la definizione di maggiordomo che dà l'Aim. "Nel mondo di oggi - spiega la presidente - il vero lusso è il tempo che ci concediamo. Il maggiordomo è una persona che mette a disposizione il proprio tempo per noi". C'è il maggiordomo aziendale, che è il manager dello staff. E c'è il maggiordomo delle case private, che fa da vice padrone di casa, perché le donne che lavorano non hanno più tempo per occuparsi delle faccende domestiche. In diminuzione, dicono dall'Aim, le richieste da parte delle famiglie, sempre più numerosi invece i single che chiedono assistenza. C'è chi chiede un maggiordomo a tempo pieno e chi ne ha bisogno solo in momenti particolari, come ad esempio durante un trasloco.

"Il maggiordomo - dice Annalisa Falcone - non deve solo saper dirigere, ma deve saper fare tutto perché all'occorrenza deve insegnarlo. Io stessa ad esempio mi sono trovata in una situazione in cui all'improvviso è venuto meno il cuoco e mi sono dovuta mettere in cucina fino a quando non sono riuscita a trovare un sostituto". Durante i corsi di formazione dunque gli aspiranti maggiordomi imparano di tutto: ci sono lezioni pratiche su come si fa una valigia, come si organizza un guardaroba, come si pulisce una calzatura, corsi di cucina e da sommelier, ma ci sono anche lezioni teoriche sul galateo o sulle usanze delle diverse culture.

Anche se l'Italia non ha una tradizione pari all'Inghilterra, all'Olanda o alla Norvegia nella professione del maggiordomo, negli ultimi anni da una parte la crisi che ha lasciato tanti senza lavoro e dall'altra la nascita di nuovi ricchi ha riportato in auge il mestiere. "D'altronde - dice la dal Bosco - qui da noi si usa meno il termine 'maggiordomo', ma ciò non vuol dire che la figura professionale in sé si trovi meno di frequente". Intanto dal sito Nanny & Butler, che opera anche sul mercato internazionale, fanno sapere che il personale italiano è spesso richiesto all'estero: "L'essere italiani - spiega Paola Diana, amministratrice del sito - nazionalità che si associa nell'immaginario a eleganza e stile, è sicuramente un valore aggiunto: fondamentale però per chi cerca collocazione nel settore è non improvvisare. Si tratta di professioni delicate, che richiedono studio e una conoscenza perfetta almeno della lingua inglese".

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