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Camorra, annullata richiesta di arresto per il deputato Cesaro

16 agosto 2014 | 15.01
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La decisione del Tribunale del Riesame. Il parlamentare di Forza Italia è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi presunti rapporti con il clan dei Casalesi. Lui: ''Finisce un calvario''

Nella foto, a destra, Luigi Cesaro (Infophoto)   - INFOPHOTO
Nella foto, a destra, Luigi Cesaro (Infophoto) - INFOPHOTO

Annullata dal tribunale del Riesame di Napoli l'ordinanza di arresto nei confronti del deputato campano di Forza Italia Luigi Cesaro. La misura cautelare nei confronti di Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli, era stata richiesta il 23 luglio scorso nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli che vedeva il deputato accusato di concorso esterno in associazione di stampo camorristico, turbativa d'asta e illecita concorrenza e "di avere agito per agevolare il clan denominato dei Casalesi, fazione bidognettiana".

"Un calvario" che "spero finisca", "nei miei confronti c'è stata una gogna mediatica indescrivibile", ha commentato Cesaro all'Adnkronos. "È stato un momento di grande commozione - dice Cesaro - In questi anni sono stato sottoposto a una gogna mediatica indescrivibile, è stato un calvario per me e la mia famiglia, che spero finisca". Quanto alla decisione del Riesame, per Cesaro si tratta di ''una sentenza ben motivata e resto a disposizione della magistratura, nella quale ho grande fiducia. Sono sempre stato sereno, sin dal giorno della notizia dell'ordinanza, il 23 luglio. Non avrei mai chiesto alla giunta e al parlamento di votare contro l'arresto".

L'indagine che aveva portato all'emissione da parte del gip di Napoli di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Cesaro e di due suoi fratelli era stata avviata nel 2008 dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

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