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Caporalato e reddito di cittadinanza, 8 denunce

02 agosto 2019 | 07.43
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Per il reato di intermediazione illecita di manodopera, cosidetto caporalato, lavoro nero e truffa ai danni dello Stato per indebita percezione del reddito di cittadinanza

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Caporalato e reddito di cittadinanza, scattano le denunce. I militari della Tenenza di Montegiordano, nell’ambito di un’operazione a largo raggio sul litorale dell’Alto Ionio Cosentino, hanno infatti denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal Procuratore Eugenio Facciolla otto persone per il reato di intermediazione illecita di manodopera, cosidetto caporalato, lavoro nero e truffa ai danni dello Stato per indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Le operazioni eseguite dai Finanzieri si sono svolte attraverso interventi mirati, eseguiti direttamente nei luoghi in cui i lavoratori venivano impiegati, nonché attraverso il controllo degli automezzi in transito sulla statale 106 Jonica. Nel corso delle attività sono stati denunciati due caporali, uno per reclutamento e uno in qualità di titolare di azienda agricola, per utilizzo e impiego illegale di manodopera, i quali rischiano la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato.

Le indagini condotte dai Finanzieri hanno consentito di mettere in luce gli indici di sfruttamento dell’intermediazione illecita e del lavoro richiesti dalla normativa sul caporalato. In particolare, gli operai reclutati, costretti a lavorare in violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto sprovvisti dei prescritti dispositivi di protezione individuale (calzature antiscivolo, guanti, casco con visiera protettiva), percepivano una paga ampiamente difforme rispetto alle previsioni del contratto collettivo nazionale o comunque sproporzionato rispetto alla qualità e quantità del lavoro prestato .

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