Si tratta di quattro carabinieri e tre soccoritori. L'assunzione di cocaina e l'asfissia dovuta alle modalità con cui operarono i militari sarebbero state fatali per il 40enne fiorentino, deceduto la notte tra il 2 e 3 marzo scorso durante un arresto a Firenze
La Procura di Firenze ha chiuso le indagini per la morte di Riccardo Magherini, il 40enne fiorentino deceduto la notte tra il 2 e 3 marzo scorso durante un arresto dei carabinieri nel capoluogo toscano.
Risultano indagate sette persone, quattro carabinieri intervenuti dopo una segnalazione e tre soccorritori. Per tutti l'accusa è di omicidio colposo. In seguito ad una denuncia presentata dai familiari di Magherini, per i carabinieri era stata ipotizzata l'accusa di omicidio preterintenzionale.
L'assunzione di cocaina e l'asfissia dovuta alle modalità con cui operarono i militari sarebbero state fatali per Magherini: è questo quello che risulterebbe dall'avviso di chiusura delle indagini. Il fascicolo della Procura avrebbe dunque fatti propri gli elementi emersi dalla consulenza tecnica dei periti.
Il legale dei quattro carabinieri Francesco Maresca spiega che c'è stato "un ridimensionamento oggettivo dei fatti", perché "da un'ipotesi dolosa si è passati ad una contestazione colposa. Si dà anche conto della difficoltà nel bloccare il povero Magherini e del suo stato di totale allucinazione dovuta a un uso ingente di cocaina. Si è sentito parlare di pestaggio e tortura, ma di tutto ciò in questo processo non c'è traccia".
Riccardo Magherini sarà sepolto domani, nel cimitero di Soffiano a Firenze. Alle 10.30 verrà celebrata all'interno della cappella del cimitero "una messa per tutti coloro che vorranno dare un ultimo saluto a Ricky", ha scritto il fratello Andrea su Facebook. Il funerale si era già svolto nei giorni successivi al decesso ma solo da pochi giorni la Procura ha disposto la restituzione della salma alla famiglia, in occasione della chiusura delle indagini.