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'Codice rosso', ok della Camera

03 aprile 2019 | 15.45
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Sulla castrazione chimica bocciato un ordine del giorno presentato da FdI e appoggiato anche dalla Lega

Immagine d'archivio (Fotogramma)
Immagine d'archivio (Fotogramma)

La Camera ha approvato con 380 voti a favore, nessun contrario e 92 astenuti (Leu e Pd), il ddl che rafforza la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, con una serie di interventi sul codice penale e sul codice di procedura penale. A favore del ddl, oltre a Lega e M5S, si sono espressi +Europa, Maie e Gruppo Misto, FdI e FI. Il provvedimento che ha ottenuto il primo via libera passa al Senato. “La nostra proposta sul codice rosso e sul pacchetto di norme contro la violenza su donne e bambini è stata appena approvata alla Camera. Aumentiamo le pene, con il carcere fino a quasi 7 anni per maltrattamenti in famiglia e stalking e fino a 24 anni per violenza su minori - sottolineano in una nota le deputate e i deputati di M5S in commissione Giustizia alla Camera - La violenza sessuale sarà punita, in generale con la reclusione fino a 12 anni e se praticata in gruppo fino a 14 anni. È un testo che guarda al futuro e che riconosce nuovi diritti alle vittime indifese di crimini atroci. In questo senso va anche l’introduzione di una nuova figura di reato: la deformazione del viso, punita con la reclusione che può arrivare fino a 14 anni. Ci auguriamo che queste proposte diventino presto legge dello Stato, per porre fine a quello che è diventato ormai un massacro quotidiano”.

LEGA E M5S DIVISI SU CASTRAZIONE CHIMICA - Lega e M5S divisi sulla castrazione chimica. E' stato bocciato dall'Aula della Camera un ordine del giorno a favore presentato da Fratelli d'Italia, primo firmatario il capogruppo Francesco Lollobrigida, e appoggiato anche dalla Lega. I contrari sono stati 383, i favorevoli 126. "Forza Italia ha votato no insieme al Partito democratico, al Movimento 5 Stelle e a Leu" ha spiegato Lollobrigida. Il testo, sul quale il governo si era rimesso all'Aula, impegnava l'esecutivo "ad adottare ogni opportuna iniziativa, anche di carattere normativo, volta a introdurre la possibilità di subordinare la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena in caso di condanna per reati sessuali a trattamenti terapeutici o farmacologici inibitori della libido".

Fonti parlamentari M5S sottolineano che "il Movimento 5 Stelle è rimasto coerente: per noi la castrazione chimica non può essere una soluzione. Riguardo al voto in Aula, se si è trattato di ‘verificare’ una maggioranza alternativa, il tentativo è fallito. Appare evidente che il centrodestra non esiste più, neanche su questi temi”. Le stesse fonti fanno notare inoltre come "gli stessi parlamentari della Lega non hanno votato in maniera compatta". I pentastellati ribadiscono la coerenza anche in una nota: "Sulla castrazione il MoVimento 5 Stelle è stato compatto e coerente dal primo momento. Abbiamo detto da subito che non avremmo mai votato un emendamento sulla castrazione ed oggi infatti non abbiamo votato nemmeno l'ordine del giorno sulla castrazione presentato da un forza d'opposizione, cioè Fratelli d'Italia. Il dato politico è che non potrebbe esistere alcuna altra maggioranza senza il MoVimento 5 Stelle". Sconcerto per la posizione del M5S esprimono fonti della Lega. "Sconcertati e dispiaciuti dal voto 5 Stelle con Pd e FI contro la castrazione chimica, una norma - sottolineano - applicata in altri Paesi per limitare la violenza di pedofili e stupratori". "Sconcerto della Lega sul nostro mancato voto sulla castrazione chimica? Così come è stata presentata la misura è una presa in giro verso le donne - replicano fonti M5S - Non colpisce gli stupratori. Per chi commette violenze contro una donna deve esserci certezza della pena, bisogna mandare in carcere chi si macchia di questi reati. È quello che ha fatto il ministro Bonafede alzando il minimo e il massimo delle pene”.

Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera, commenta su Twitter: “La corsa Salvini-Meloni a scavalcarsi a destra si schianta contro i numeri. Su ordine del giorno di FdI su castrazione chimica, la maggioranza si è spaccata e Lega e Fratelli d'Italia si sono visti bocciare l'odg con 383 voti. Il convoglio sovranista è deragliato in partenza...”. A stretto giro la replica del capogruppo di Fratelli d’Italia Lollobrigida: "Prima di straparlare di Fratelli d’Italia la collega Mariastella Gelmini farebbe bene a guardare in casa propria. Segnatamente, rispetto alla bocciatura del nostro ordine del giorno sulla castrazione chimica, facciamo notare che Forza Italia ha votato no insieme al Partito democratico, al Movimento 5 Stelle e a Leu. Il convoglio sovranista, come dice Gelmini, è quindi deragliato perché il patto del Nazareno ha votato contro. Comprendiamo che i forzisti ultimamente non abbiano molte cose di cui vantarsi, ma andar fieri di aver votato col Pd, contenti voi”.

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