Proseguono gli accertamenti della Sezione Operativa della Dia di Catanzaro sul patrimonio dell'imprenditore cosentino Pietro Citrigno, attualmente ai domiciliari perché definitivamente condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per usura aggravata, al termine dell'indagine denominata 'Twister'. Citrigno era già stato colpito da provvedimento di sequestro emesso lo scorso 14 gennaio dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Cosenza.
Questa volta a finire nel mirino degli uomini dell'antimafia del capoluogo, che stanno eseguendo un nuovo provvedimento di sequestro emesso il 26 febbraio dalla stessa Autorità Giudiziaria, sono state le quote societarie, stimate in un valore di circa 500.000 euro, del 'Centro Clinico San Vitaliano s.r.l.', con sede a Catanzaro, struttura sanitaria accreditata dal Servizio Sanitario calabrese, con circa 35 posti letto per pazienti affetti da patologie neuromuscolari.
Nel corso dell'esecuzione del precedente analogo provvedimento di sequestro erano stati acquisiti elementi che hanno confermato la riconducibilità della struttura sanitaria proprio all'imprenditore Pietro Citrigno, attraverso le due società Meridiana s.r.l. e Riace s.r.l., entrambe con sede a Cosenza e per le quali era stato disposto il sequestro del capitale sociale e dell'intero compendio aziendale. Gli approfondimenti della Dia catanzarese hanno consentito di ricostruire la 'proprietà' della clinica sequestrata, individuandone la titolarità del 70% delle quote sociali in capo alla Meridiana e il restante 30% in capo alla Riace. (segue)
