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Cinema, Vera Gemma: "Ho sofferto per la bellezza di mio padre"

15 marzo 2023 | 20.59
LETTURA: 3 minuti

Vera Gemma protagonista del film 'Vera' in uscita nelle sale il 23 marzo
Vera Gemma protagonista del film 'Vera' in uscita nelle sale il 23 marzo

"Finalmente mi sento liberata da me stessa. Dalle mie ossessioni, la bellezza, la magrezza, il confronto con un padre fascinosissimo e inarrivabile. Ho sempre avuto problemi ad accettarmi, ma sempre con assoluta verità". E' quanto confessa Vera Gemma protagonista di 'Vera' (nelle sale dal 23 marzo), il film diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel che ha vinto il Premio come Miglior Attrice e Migliore Regia nella sezione Orizzonti alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia. Il racconto di un'attrice, una sorta di autobiografia, che vive all'ombra di un padre carismatico, Giuliano Gemma, ne eredita il look western con cappelli coloratissimi da cow-girl. Vive relazioni superficiali e complesse con uomini che la sfruttano. Ma un incidente, di cui è vittima un bambino di 8 anni in un quartiere di periferia, le apre gli occhi. Comincia una nuova vita, una nuova relazione, ma anche questo incontro durerà per poco. Ancora una volta 'Vera' si accorge di essere strumento involontario nelle mani degli altri, soprattutto degli uomini.

"In fondo in questo film 'recito' la parte di me stessa - commenta Vera Gemma- Sono io con le mie fragilità, le mie debolezze, la mia forza, con quel senso di inadeguatezza che ha sempre contraddistinto la mia vita. Il confronto continuo con la bellezza di mio padre mi faceva soffrire. Me lo rinfacciavano sempre ai provini - prosegue l'attrice romana- 'Ma non assomigli proprio a tuo padre!'. Non mi sono mai sentita all'altezza, ma nemmeno responsabile. La bellezza ha sempre condizionato la mia vita, mia madre voleva me e mia sorella perfette, atletiche, magre, non dovevamo ingrassare, ci fece perfino rifare il naso. Forse i miei genitori mi avrebbero dovuto incoraggiare ad essere di più me stessa".

Scherzando Vera Gemma ricorda 'la sua esistenza costellata da continui provini, anche se non mi prendevano mai, come l'amore per i bambini, amo il loro stupore, la loro purezza da cui dovremmo prendere esempio". Nel film scorrono le immagini di vecchi filmini di Vera e della sorella Giuliana, ma anche del padre. "Nostra madre amava vestirci sempre uguali - racconta nel film- Con mia sorella avevamo pochi mesi di differenza. Eravamo piccole e felici". I suoi sogni, oggi? "Continuare ad essere me stessa, a lottare per essere artista. E' il sogno che continuo ad inseguire, ho scritto libri, ho fatto la spogliarellista e la domatrice di leoni, ho scritto libri e dedicato un documentario a mio padre, che ha avuto un grande successo. La regia mi piace, ti dà una sorta di potere, quasi decisionale, che amo".

"Non rimpiango nulla del mio passato e non voglio rimpiangere nulla, persino L'isola dei Famosi - prosegue Vera Gemma- Ogni cosa che accade fa parte del tuo cammino. Tutti mi sconsigliavano di partecipare al reality. Volevo dimostrare di essere un donna coraggiosa e non viziata, 79 giorni di fame, non mi sono mai lamentata, ho perso 12 chili. Continuavo a ripetermi che ero comunque una persona privilegiata, che la fame nel mondo è ben altra cosa. Sono sempre stata un libro aperto, forse oggi essere se stessi è la più grande delle rivoluzioni".

E ritorna a parlare di 'Vera'. "Nel film vengo lasciata dai miei fidanzati, nella vita è sempre accaduto il contrario - ricorda Vera Gemma - Ho lasciato io due mariti. Sarebbe interessante poter ipotizzare una serie su Netflix. Partendo da tutti i compagni, mariti, fidanzati a cui ho detto addio".  

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