Callipo: "C'è l'esigenza non solo rilanciare il prestigio dell’amministrazione finanziaria, ma anche di non umiliare migliaia di lavoratrici e lavoratori che non hanno potuto godere di determinate opportunità professionali".
"Nel sistema delle agenzie fiscali va garantito un ordinamento professionale che presuppone un rapporto tra oneri e onori, tra prestazioni richieste e tassi di responsabilità e connessi livelli retributivi". A dirlo Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal-Salfi.
"Un rapporto che eviti -sottolinea- ingiustificati arricchimenti datoriali e garantisca prospettive professionali, per cui sia ancora appetibile assumere sempre maggiori responsabilità negli uffici fiscali, valutata la garanzia di corrispondenti e premiali livelli retributivi".
"C'è dunque l'esigenza -avverte- non solo rilanciare il prestigio dell’amministrazione finanziaria, ma anche di non umiliare migliaia di lavoratrici e lavoratori che non hanno potuto godere di determinate opportunità professionali e che attendono il rinnovo del contratto, salario accessorio, progressioni economiche e percorsi stabili di sviluppi professionali".
Per Callipo, non bisogna "penalizzare centinaia di lavoratrici e lavoratori che hanno meritato sul campo i corrispettivi, professionali ed economici, connessi alle prestazioni dirigenziali, loro richieste e accettate in completa buona fede, facendo affidamento sulla piena legittimità delle prerogative regolamentari del datore di lavoro".
"Le soluzioni politiche -avverte- che andranno assunte dovranno garantire e preservare l’attuale efficienza gestionale, comprovata dai risultati conseguiti negli anni, ostentati da tutti e mai discussi".
"Sarà cura della nostra confederazione -afferma- non disperdere realtà pubbliche, come quella agenziale, distintasi, nel panorama delle amministrazioni pubbliche per virtuosità, economicità ed eccellenza dei risultati".