Atterrato questa mattina a Pratica di Mare, il 17enne è stato trasferito all'Istituto romano per la quarantena/ Video: "Sta bene ed è sereno". Epidemia arriva in Africa, primo caso in Egitto. Oltre 1.500 morti in Cina. Dagli Usa il primo ritratto in 5 foto a colori. Sviluppato in Cina il 'plasma di convalescenza'. Dalle compagnie aeree arriva intanto la proroga allo stop dei voli con il Paese
E' tornato in Italia Niccolò, il 17enne friulano che per ben due volte non ha potuto fare rientro dalla Cina con gli altri nostri connazionali, rimpatriati nelle scorse settimane, a causa della febbre. Il KC 767A dell'Aeronautica militare con a bordo il ragazzo è atterrato questa mattina all’aeroporto militare di Pratica di Mare.
Per il giovane è stato organizzato un volo speciale in bio-contenimento ossia su una speciale barella isolatache, dopo lo sbarco, è stata caricata su un’ambulanza per trasferire il giovane all’ospedale Spallanzani per gli accertamenti e l’isolamento (VIDEO).
Il ragazzo, risultato negativo già a due controlli effettuati in Cina per via di uno stato febbrile che aveva impedito il suo imbarco con il gruppo di italiani in isolamento alla Città militare della Cecchignola, è in buone condizioni di salute. "Presenta febbricola e non manifesta altra sintomatologia", si legge sul bollettino dell'Istituto Spallanzani di Roma. Il ragazzo "appare assolutamente sereno e di ottimo umore", sottolineano i medici. In serata si sapranno i risultati del tampone naso-faringeo per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni.
Questa mattina ad accogliere Niccolò anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio . "Niccolò finalmente è in Italia. Ho sentito i genitori per rassicurarli di tutta la vicinanza dello Stato a Niccolò”, ha detto il titolare della Farnesina in un punto stampa all’aeroporto militare, dove ha voluto "rinnovare tutta la vicinanza al popolo e al governo cinese per lo sforzo che sta portando avanti in questo momento". Di Maio ha ribadito il "rapporto di amicizia" tra Italia e Cina spiegando che l’attesa per il via libera al volo per rimpatriare Niccolò era legato "a un problema di slot, immaginate che un’area sottoposta a quarantena come Wuhan ha nell’aeroporto l’unica infrastruttura in grado di garantire gli approvvigionamenti". "Ringrazio le autorità cinesi e chiarisco che il nostro lavoro nel proteggere nostri connazionali non ci esenta dal voler dare una mano il più possibile al governo cinese - ha concluso- Siamo vicini e disponibili per ogni tipo di collaborazione e aiuto alla Cina".
Sul volo anche il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, assieme a medici ed infermieri. "Sta bene. Non ha febbre, né sintomi", ha detto Sileri. "Intorno all’ora di pranzo", ha aggiunto, sono attesi i "risultati dei due tamponi fatti, se si confermeranno negativi è evidente che non ha il coronavirus".